La Commissione Europea ha autorizzato l’estensione dell’indicazione di vutrisiran (Amvuttra, Alnylam) per il trattamento negli adulti della cardiomiopatia associata all’amiloidosi da transtiretina (ATTR-CM), sia nella forma wild-type sia in quella ereditaria. Precedentemente il farmaco era stato approvato per il trattamento dell’amiloidosi ereditaria da transtiretina (hATTR) in adulti con polineuropatia.
Vutrisiran appartiene alla classe dei farmaci basati sull’interferenza dell’RNA (RNAi), che agiscono silenziando il gene responsabile della produzione della proteina transtiretina anomala. Questa strategia mira a ridurre l’accumulo di proteina tossica nei tessuti, rallentando la progressione della malattia.
L’approvazione europea si basa sui risultati dello studio globale di Fase III HELIOS-B, uno studio multicentrico, randomizzato, in doppio cieco e controllato con placebo. Vutrisiran ha soddisfatto tutti e dieci gli endpoint primari e secondari predefiniti, sia nella popolazione complessiva sia nel sottogruppo in monoterapia.
Tra gli endpoint raggiunti figurano una riduzione significativa della mortalità per tutte le cause e degli eventi cardiovascolari ricorrenti, un miglioramento della capacità funzionale misurata con il test del cammino di 6 minuti, e un miglioramento dello stato di salute e della qualità di vita, valutati tramite il Kansas City Cardiomyopathy Questionnaire. Inoltre sono stati osservati miglioramenti nei sintomi e nella gravità dell’insufficienza cardiaca.
Nella popolazione complessiva vutrisiran ha ridotto del 28% il rischio combinato di mortalità e eventi cardiovascolari ricorrenti rispetto al placebo. Un’analisi secondaria – che ha considerato i pazienti fino a 36 mesi di trattamento in doppio cieco, seguiti da 6 mesi in fase aperta – ha evidenziato una riduzione della mortalità del 36%.
Lo studio HELIOS-B ha inoltre mostrato un profilo di sicurezza favorevole: i tassi di eventi avversi, inclusi quelli gravi e quelli che hanno portato alla sospensione del trattamento, sono stati simili tra il gruppo vutrisiran e quello placebo. Le reazioni più comuni correlate al farmaco sono state reazioni al sito di iniezione e aumenti transitori di alcuni enzimi epatici, come la fosfatasi alcalina e l’alanina transaminasi.
I dettagli dello studio HELIOS-B sono stati pubblicati dal The New England Journal of Medicine-