Sanofi ha annunciato l’acquisizione della biotech statunitense Blueprint Medicines per 9,5 miliardi di dollari. L’intesa prevede un pagamento in contanti di 129 dollari per azione, con un premio del 27% rispetto alla chiusura di venerdì 30 maggio. Il closing dell’operazione è atteso tra luglio e settembre 2025.
L’accordo include anche un contingent value right (CVR) che potrebbe valere fino a 6 dollari per azione, subordinato al raggiungimento di specifici traguardi regolatori e di sviluppo da parte di BLU-808, uno dei principali candidati della biotech USA. Il farmaco è attualmente in fase intermedia di sperimentazione come potenziale trattamento per l’orticaria cronica e per una patologia allergica caratterizzata da lacrimazione oculare e congestione nasale.
Il cuore della ricerca di Blueprint ruota attorno allo sviluppo di farmaci mirati a un enzima tirosin-chinasi codificato dal gene KIT, implicato nella regolazione della crescita e sopravvivenza cellulare. Alcune mutazioni di questo gene possono provocare una proliferazione cellulare incontrollata, tipica di alcuni tumori e malattie rare.
La biotech ha già un farmaco approvato dalla FDA, Ayvakit, basato proprio su questo meccanismo d’azione, che ha generato 479 milioni di dollari di ricavi netti. Blueprint sta inoltre sviluppando altri due candidati simili in fase di sperimentazione clinica, tra cui spicca elenestinib, attualmente in studio avanzato per la mastocitosi sistemica.
“L’acquisizione di Blueprint rappresenta un passo strategico per rafforzare i nostri portafogli di farmaci nelle malattie rare e immunologiche”, ha dichiarato il CEO di Sanofi, Paul Hudson. “Migliora la nostra pipeline e accelera la trasformazione di Sanofi in una delle principali aziende farmaceutiche globali nell’ambito dell’immunologia”.
Hudson ha aggiunto che il gruppo dispone ancora di una “consistente liquidità per ulteriori acquisizioni”: a fine marzo, le riserve di cassa di Sanofi ammontavano a circa 8 miliardi di euro. Nel mese di maggio, la big pharma francese ha investito 470 milioni di dollari per rilevare la biotech statunitense Vigil Neuroscience, attiva nel settore delle neuroscienze.
