Cina, motore della crescita per i farmaci innovativi

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La Cina è il secondo mercato farmaceutico più grande del mondo. Ha registrato aumenti delle vendite che superano costantemente quelli degli Stati Uniti e di altre regioni sviluppate.

Nel primo trimestre del 2019, la crescita dei mercati emergenti è stata del 13,3% tra le grandi case farmaceutiche. Tra queste figurano AstraZeneca, Eli Lilly, Pfizer, Roche, Sanofi, MSD e GlaxoSmithKline.

In Cina, l’incremento è stato del 29%, negli USA dell’8,2% negli Stati Uniti; un tasso di crescita in salita dall’inizio del 2017, come ha riferito Tim Anderson di Wolfe in un rapporto dedicato al grande Paese asiatico.

Ora che la Cina è sempre più importante per la Big Pharma, gli investitori seguono la questione da vicino e si chiedono quanto possa durare questa crescita.

Infatti, anche se tutte queste grandi farmaceutiche vedono grandi opportunità nel mercato cinese, almeno quattro di esse pensano che la crescita potrebbe essere disomogenea nei prossimi trimestri.

Il business cinese di MSD è cresciuto maggiormente nel primo trimestre (58%) ma il rialzo del 28% di AstraZeneca è forse “il più significativo”.

Per MSD i motori della crescita sono rappresentati da vaccino HPV Gardasil e dalla terapia immuno-oncologica Keytruda, recentemente lanciata nel paese asiatico.

MSD punta per il mercato cinese su un portafoglio di prodotti innovativi che ora costituiscono circa il 60% – 70% del volume totale.

Il Governo della Cina spinge nei confronti di nuovi farmaci innovativi e sta riducendo i prezzi dei generici.

L’esecutivo cinese sta testando il cosiddetto processo “4 + 7” in 11 grandi città per ridurre i costi dei farmaci generici. Gli ospedali pubblici garantiscono un grosso volume di affari in cambio di prezzi più bassi.

Si tratta di un meccanismo “brutale” per le big pharma occidentali in concorrenza con i produttori di generici locali. Per le classi di farmaci con tre o più concorrenti, il prezzo più basso offerto vince automaticamente.

Per battere i generici cinesi, AstraZeneca, ad esempio, ha tagliato il prezzo già scontato sul suo farmaco antitumorale Iressa, uno dei due soli marchi originali tra i circa 30 in lizza a vincere il primo turno.Come MSD, anche AstraZeneca punta sui farmaci innovativi.

Il farmaco Tagrisso contro il cancro ai polmoni ha infatti rapidamente ottenuto la copertura della National Drug List cinese.

AstraZeneca sta cercando di espandere EGFR di terza generazione e punta a spingere Lynparza, farmaco contro il cancro ovarico e primo inibitore PARP approvato in Cina.

Sta anche cercando di ottenere il via libera per Imfinzi e nel frattempo sta lanciando roxadustat, il farmaco prodotto con FibroGen contro l’anemia, anch’esso approvato per la prima volta in Cina.

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