In quattro per Strattera (Eli Lilly)

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Apotex, Teva, Aurobindo e Glenmark sono le quattro aziende farmaceutiche che hanno avuto l’ok da parte della FDA a produrre generici del medicinale Strattera, di Eli Lilly, utilizzato nel trattamento della sindrome da disattenzione e iperattività (ADHD). L’approvazione è stata data martedì 30 maggio. Strattera, che aveva avuto l’ok nel 2002, lo scorso anno ha fatto registrare vendite da 535 milioni di dollari negli USA e 854 milioni in tutto il mondo. Ora però, secondo Evaluate Pharma, per il farmaco è prevista una rapida discesa a 13 milioni di dollari entro il 2022. Di solito è una sola azienda a lanciare un generico e ha l’esclusiva per sei mesi, periodo in cui le società che producono i farmaci originali possono provare a competere con i prezzi per mantenere le vendite. Non è stato il caso di Strattera, in cui Eli Lilly si troverà da subito a dover affrontare la concorrenza di quattro aziende. E il medicinale per l’ADHD non è l’unico farmaco di Eli Lilly a ritrovarsi di fronte all’arrivo dei generici. Tra i principali prodotti dell’azienda americana pronti a perdere il brevetto ci sono anche Cialis, per la disfunzione erettile, ed Effient, un inibitore dell’aggregazione piastrinica.

I farmaci a rischio
Ma l’azienda americana deve anche fare i conti con il fallimento di solanezumab, il farmaco per l’Alzheimer, e il più recente stop al medicinale contro l’artrite reumatoide baricitinib, respinto ad aprile dalla FDA. Tuttavia, nel primo trimestre di quest’anno Eli Lilly ha registrato buone vendite per l’antidiabetico Trulicity e per il farmaco contro la psoriasi Taltz, mentre Humalog ha segnato un +17% nelle vendite, a 708 milioni di dollari. Insomma, l’azienda americana avrebbe visto un aumento delle entrate del 7% per il trimestre, superando le previsioni.

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