GSK: il vaccino Mosquirix (malaria) testato in quattro formulazioni

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Mentre Mosquirix di GlaxoSmithKline viene sottoposto a uno studio pilota tra i neonati di tre paesi africani, i ricercatori di PATH e dell’Esercito americano cercano di determinare se modifiche dell’impiego di questo vaccino antimalarico possano fornire una migliore protezione contro la malattia. Per questo studio pilota, richiesto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, Mosquirix viene somministrato in quattro dosi, le prime tre a distanza di un mese e la quarta dopo 15-18 mesi. Ma un precedente studio di piccole dimensioni, condotto presso l’Istituto di Ricerca Walter Reed, ha rilevato che somministrare la terza dose dopo sette mesi e ridurla a un quinto della dose totale migliora la protezione antimalarica. Con l’obiettivo di poter convalidare questi risultato, GSK, PATH e Walter Reed collaborano in uno studio che coinvolge 160 partecipanti. Oltre a quelli che formeranno il gruppo placebo, i volontari, tutti statunitensi adulti e sani, saranno divisi in cinque gruppi e riceveranno diverse dosi del vaccino nei mesi 0, 1 e 7 ad eccezione di un gruppo che salterà il dosaggio del mese 1. In seguito saranno esposti ai parassiti malarici attraverso punture di zanzara. Tutto avverrà in condizioni controllate in modo che i ricercatori possano valutare la sicurezza e l’efficacia del vaccino. Si tratta del più grande studio finora eseguito relativo all’infezione malarica controllata. I ricercatori confronteranno anche la formulazione pediatrica del vaccino, attualmente applicata nel programma pilota, con una formulazione per adulti – che prevede dosi più elevate di vaccino e adiuvante – con la speranza che la stessa formulazione del vaccino possa essere in seguito utilizzata sia negli adulti che nei bambini. “Questo studio rappresenta un passo importante per determinare se il vaccino RTS, S, originariamente sviluppato per prevenire la malaria sintomatica nei giovani bambini africani, possa essere efficacemente adattato per prevenire l’infezione in tutte le popolazioni a rischio nei paesi endemici e accelerare così l’eliminazione dei parassiti”, ha dichiarato Ashley Birkett, Ph.D., direttrice del Malaria Vaccine Initiative di PATH.

 

 

 

 

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