Accesso e intelligenza artificiale: i due fari di Reuters Pharma Europe 2025

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All’edizione 2025 del Reuters Pharma Europe a Barcellona, sono emerse con chiarezza due direttrici strategiche che guideranno l’industria farmaceutica nei prossimi anni: l’espansione dell’accesso ai farmaci e l’adozione strutturale dell’intelligenza artificiale (AI). I keynote hanno tracciato un percorso in cui le aziende dovranno ridefinire approcci a mercato e operatività interna.
Sul fronte dell’accesso, Jay Iyer del Access to Medicine Foundation ha lanciato un messaggio forte: l’accesso deve diventare un indicatore concreto nella valutazione dei consiglieri di amministrazione. Non solo una questione etica, ma un metrica di performance corporativa. In parallelo, Lutz Hegemann di Novartis ha indicato come gli accordi basati sugli outcome (OBA) rappresentino un modello efficace per garantire l’accesso ai farmaci innovativi anche nei mercati ad alto reddito: una metodologia replicabile se ben adattata al contesto europeo.
Quanto al pricing, Brad Groves di NICE ha evidenziato le potenzialità del value-based procurement nel Regno Unito, in particolare nel contrastare le malattie da resistenza antimicrobica con un modello di pagamento “in abbonamento”, che garantisce accesso e sostenibilità economica. È un esempio chiaro di come i modelli finanziari possano evolvere verso contrattazioni più equi e orientati al risultato.
Parallelamente, l’intelligenza artificiale è stata trattata non come una promessa futura, ma come una realtà già operativa. Bill Coyle di ZS ha descritto due futuri possibili: uno dominato dai dati e dall’AI, l’altro intrappolato in una giungla normativa. Tra le applicazioni attuali: consulenze a distanza, generazione automatica di documentazione regolatoria e supporto alle decisioni cliniche. Niente di avveniristico: AI al servizio dell’efficienza operativa, con impatto tangibile su costi e tempi.
Teva, rappresentata da Alyssa Fenoglio, ha definito questo momento come un “punto di svolta”: l’AI sta passando da sperimentazione limitata a implementazione strutturata nella strategia commerciale. Le aziende che sapranno integrare intelligenza artificiale, dati real‑world e una visione payer‑oriented guadagneranno terreno competitivo in Europa.
Per le filiali italiane, il messaggio è chiaro e urgente. I manager devono ripensare l’accesso in chiave modulare: sviluppare contratti che premiano i risultati real-world, incoraggiare forme contrattuali innovative (abbonamenti, outcome-based agreements) e dimostrare valore in modo trasparente ai sistemi sanitari regionali. Sul fronte tecnologico, serve investire nell’adozione di soluzioni AI per automatizzare processi regolatori, migliorare il dialogo medico-scientifico e personalizzare l’engagement con le diverse audience.
In sintesi, Reuters Pharma Europe 2025 invita l’industria italiana a coniugare accesso intelligente e abilità tecnologica: bilanciando sostenibilità, innovazione e paziente al centro. Una sfida che, se vinta, può trasformare le sussidiarie locali non in semplici esecutori, ma in protagonisti del futuro farmaceutico europeo.

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