Sprycel (BMS), interruttore on-off delle cellule CAR-T

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La sindrome da rilascio di citochine (CRS) è l’effetto collaterale acuto più comune associato alle terapie CAR-T. Un problema da risolvere e una sfida da vincere.

Un team di ricercatori in Germania ha individuato una possibile soluzione in Sprycel, farmaco contro la leucemia di Bristol-Myers Squibb.

Gli scienziati dell’ospedale universitario di Würzburg hanno dimostrato nei topi che Sprycel può agire rapidamente per mettere in pausa temporanea le cellule CAR-T, evitando una CRS potenzialmente fatale.

I risultati, pubblicati dalla rivista Science Translational Medicine, suggeriscono che il farmaco potrebbe essere usato come un “interruttore on/off” sulle cellule CAR-T.

Il CRS è attivato dal rilascio di molecole infiammatorie sia dalle cellule CAR-T, sia dalle cellule immunitarie innate. I metodi attualmente disponibili per controllare la sindrome CRS non possono controllare completamente la funzione delle cellule CAR-T.

Le terapie CAR-T contengono cellule T killer CD8 + e cellule T helper CD4 +.

In laboratorio, i ricercatori dell’università universitaria di Würzburg hanno scoperto che Sprycel poteva bloccare questi due tipi di cellule CAR-T mettendole in uno stato inattivo grazie alla loro interferenza con l’enzima LCK e quindi impedendo la produzione delle molecole infiammatorie che causano la sindrome da rilascio delle citochine. Il blocco, secondo quanto hanno riferito i ricercatori, è durato per sette giorni, senza effetti collaterali.

Ma l’interruttore di spegnimento può funzionare al contrario? I ricercatori hanno rimosso con cura Sprycel dalle colture cellulari e hanno scoperto che le cellule CAR-T si sono rapidamente riattivate ricominciando a uccidere le cellule bersaglio.

Nell’arco di tempo di sette ore, le cellule CAR-T hanno riacquistato tutta la loro potenza ed efficacia contro il tumore.

L’autore senior dello studio, Michael Hudecek, e i suoi colleghi, hanno confrontato l’effetto inibitorio di Sprycel con quello del desametasone, uno steroide comunemente usato per controllare le cellule CAR-T mediante immunosoppressione sistemica.

I risultati del test hanno dimostrato che Sprycel è in grado di interrompere immediatamente e completamente le attività delle CAR-T, mentre il desametasone agisce più lentamente provocando un’inibizione solo parziale.

Per verificare i risultati, il team tedesco ha anche utilizzato un modello murino di linfoma. La somministrazione di Sprycel a un sottogruppo di topi poco dopo l’infusione di CAR-T ha impedito la sindrome fatale CRS nel 70% dei roditori, mentre solo il 25% dei topi non trattati è sopravvissuto alla CRS. Dopo l’interruzione di Sprycel, le cellule CAR-T hanno ripreso rapidamente la loro attività anti-linfoma.

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