In USA nasce DxCheck. Riuscirà a battere Dr. Google?

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Un pool di società USA impegnate nella comunicazione healthcare ha lanciato DxCheck, un sito web basato sulle esigenze di informazione del pazienti. DxCheck è la prima piattaforma di distribuzione di contenuti che sfrutta il software ChatGPT.

E’ progettato per fornire risultati più rapidi e accurati rispetto a Google, il principale motore di ricerca. L’interfaccia semplice e intuitiva del sito offre agli utenti contenuti sanitari verificati.

Per utilizzare DxCheck, i visitatori devono digitare i sintomi che avvertono in una casella di testo libera, insieme a eventuali condizioni preesistenti e a informazioni demografiche.

La tecnologia analizza le banche dati mediche per produrre un elenco di potenziali diagnosi che l’intelligenza artificiale classifica in base alla probabilità stimata.

A seconda dell’approfondimento dei risultati, il sito suggerisce anche i passi successivi, dalle indicazioni sui trattamenti ai cambiamenti di dieta/stile di vita e altre informazioni utili. Con un consenso preventivo via e-mail, DxCheck può inviare agli utenti una guida alla discussione con il medico e materiale educativo sempre aggiornato.

Google ha cercato di rivedere il modo in cui le persone accedono alle informazioni sanitarie online fin da prima della pandemia. Rimangono tuttavia gravi carenze, considerando l’abbondanza di consigli sanitari fuorvianti e/o pericolosi in cui si imbatte chi si rivolge al “dottor Google”.

Il più importante motore di ricerca del mondo ha dichiarato di essere consapevole di queste critiche e sta lavorando per superarle. Ma il mese scorso, quando ha presentato il proprio chatbot diagnostico, Google ha ammesso che restano ancora delle lacune significative prima che il “grande modello linguistico”, che sta costruendo per rispondere accuratamente alle domande mediche e fornire risposte certe, possa funzionare in un contesto reale.

I creatori di DxCheck, invece, affermano che il suo symptom-checker rivolto ai consumatori, basato sullo stesso modello OpenAI di ChatGPT, è ormai pronto per il test di massa.

 

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