Con oltre 85.000 casi registrati nel solo 2023, la gonorrea ha toccato livelli record in Inghilterra, spingendo le autorità sanitarie a intervenire con una misura senza precedenti: il primo programma vaccinale al mondo contro questa infezione sessualmente trasmessa, basato su un utilizzo off-label del vaccino 4CMenB di GSK.
Il piano, promosso dal Department of Health and Social Care e dall’UK Health Security Agency, mira a proteggere le fasce a più alto rischio di infezioni sessualmente trasmesse (IST), in particolare uomini gay e bisessuali con una recente storia di molteplici partner o infezioni batteriche negli ultimi 12 mesi.
Secondo le stime delle autorità sanitarie inglesi, l’iniziativa potrebbe prevenire fino a 100.000 nuovi casi di gonorrea nei prossimi anni, alleggerendo la pressione sul sistema sanitario nazionale con un risparmio potenziale di oltre 7,9 milioni di sterline in dieci anni.
L’efficacia dell’approccio adottato dalle autorità inglesi si fonda su evidenze crescenti secondo cui il vaccino 4CMenB – originariamente sviluppato per la meningite da meningococco B – è in grado di offrire una protezione incrociata contro il batterio della gonorrea, sempre più resistente agli antibiotici.
Parallelamente, GSK sta lavorando su un nuovo trattamento specifico per questa infezione: si tratta dell’antibiotico orale gepotidacina, con attività battericida anche contro ceppi resistenti. Il farmaco, approvato a marzo 2025 negli Stati Uniti per le infezioni urinarie con il brand Blujepa, ha concluso con successo la fase III di sperimentazione clinica anche per la gonorrea.
