Un nuovo rapporto di Newmarket Strategy, sponsorizzato da Sandoz, lancia un allarme sulla sicurezza delle forniture di antibiotici in Europa, evidenziando rischi legati alla concentrazione dei fornitori e alla resistenza antimicrobica (AMR).
Secondo lo studio, oltre alla forte pressione sui costi nelle gare per i farmaci generici e alla crescente concorrenza globale, l’accesso ai trattamenti esistenti è sotto-finanziato e dipende in modo critico da pochi produttori, soprattutto asiatici.
Richard Saynor, CEO di Sandoz, sottolinea che l’accesso affidabile agli antibiotici è sempre più a rischio: negli ultimi anni l’Europa ha subito due gravi interruzioni della fornitura di penicillina, l’ultima durante l’inverno 2022-2023.
Il rapporto segnala in particolare la situazione dell’ultimo sito europeo e nordamericano di produzione di 6-APA, a Kundl, Austria, gestito da Sandoz: “La sua posizione è sempre più precaria, aggravata da recenti shock geopolitici – si legge nel testo – Senza interventi, l’Europa potrebbe perdere l’ultima fornitura regionale di questo precursore critico, esponendo i Paesi a rischi sulle catene di approvvigionamento e a future minacce pandemiche legate alla resistenza antimicrobica.”
Il documento propone un percorso chiaro guidato da politiche pubbliche, che va da un approvvigionamento più intelligente e da una produzione regionale rafforzata, fino a regolamentazioni di mercato allineate e a una collaborazione pubblico-privato più ampia.
“Agendo ora, possiamo proteggere le forniture, sostenere la gestione responsabile degli antibiotici e garantire l’accesso a ogni paziente che ha bisogno di questi farmaci vitali, oggi e per le generazioni future”, conclude Richard Saynor.