Usare strumenti digitali per gestire l’aderenza alle terapie nei pazienti con sclerosi multipla è efficace quanto seguire gli stessi pazienti via telefono.
A osservarlo è uno studio retrospettivo condotto da AllianceRx Walgreens Prime, una delle più grandi catene di farmacie specializzate americane, impegnata soprattutto nella fornitura a domicilio di farmaci.
La società ha lanciato la sua offerta di servizi digitali negli USA a fine 2019 per dare la possibilità ai pazienti di rifornirsi autonomamente di specialità medicinali, pur mantenendo il supporto da parte della farmacia nella gestione di malattie complesse e rare. Nel servizio, dopo aver effettuato un accesso sicuro al loro account, i pazienti scelgono i farmaci per le loro malattie e rispondono a domande sia operative che cliniche relative alla loro malattia.
Un algoritmo analizza quindi le risposte per identificare i pazienti che richiedono un ulteriore supporto da parte dei farmacisti, i quali, a loro volta, chiamano il paziente. In qualsiasi momento, poi, i pazienti possono parlare con un farmacista. Oltre alla sclerosi multipla, sono disponibili valutazioni cliniche digitali per pazienti con malattie infiammatorie croniche, fibrosi cistica, fibrosi polmonare idiopatica, trapianto d’organo, malattie del sangue e tumore.
Per lo studio, i ricercatori si sono focalizzati su quasi 28mila pazienti con sclerosi multipla, analizzando i dati estratti dalla piattaforma di prescrizione dei medicinali della società di farmacie americana e dai registri di servizi digitali.
Nel periodo di studio di due anni, il coinvolgimento dei pazienti sui canali digitali è aumentato del 17% all’interno della popolazione con sclerosi multipla. In questo modo “si può rendere la gestione dell’assistenza un percorso più accessibile e conveniente per il paziente”, spiega Sabeen Hasni, che ha guidato l’indagine e che ha spiegato che i pazienti con un’alta aderenza alle terapie hanno, generalmente, meno ricadute, con conseguente riduzione di costi e oneri per il sistema sanitario.