Il Regno del Marocco ha annunciato un contributo di 5 milioni di dollari a favore di Gavi, The Vaccine Alliance, per il piano strategico 2026-2030. Si tratta del primo impegno del Marocco verso Gavi e del più significativo da parte di una nazione nordafricana, a conferma della crescente leadership del Paese nella sicurezza sanitaria globale e nello sviluppo della produzione regionale di vaccini.
L’iniziativa riflette la visione del Re Mohammed VI, volta a rafforzare l’Africa come continente emergente, unito e resiliente, fondato sul progresso condiviso, sulla solidarietà e sulla cooperazione Sud-Sud. Il contributo marocchino sottolinea inoltre l’impegno del Regno a garantire che la voce dell’Africa sia ascoltata ai massimi livelli internazionali.
“Siamo onorati di accogliere il Marocco come nuovo donatore di Gavi”, ha dichiarato Sania Nishtar, CEO di Gavi, “L’80% delle risorse di Gavi per il prossimo periodo strategico sarà destinato all’Africa e, in questo contesto, la leadership del Marocco giocherà un ruolo centrale negli sforzi globali di immunizzazione. Durante la mia recente visita in Marocco, sono rimasta colpita dalla visione strategica del Re per la produzione di vaccini nel continente, che rappresenta un modello per altre nazioni”.
Il contributo del Paese nordafricano arriva mentre Gavi si prepara a lanciare “Gavi 6.0”, il nuovo piano strategico che mira a proteggere 500 milioni di bambini nel quinquennio 2026-2030. Parallelamente, The Vaccine Alliance svilupperà Gavi Leap, un’iniziativa di riforma del suo modello operativo basata sul coinvestimento, la collaborazione tra agenzie e l’allineamento con le priorità di sviluppo nazionale, per promuovere la titolarità, la sovranità e l’autosufficienza dei Paesi partner nelle pratiche di immunizzazione.
La vaccinazione rimane uno degli investimenti più efficaci in salute pubblica: ogni anno può salvare 4-5 milioni di vite e prevenire numerosi casi di malattia e disabilità. Dal punto di vista economico, per ogni dollaro investito il ritorno stimato è di 54 dollari, grazie a popolazioni più sane, minori costi sanitari e economie più solide e resilienti.
