Teva vuole la dermatologia di Bayer. Ma non è la sola

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Bayer sta cercando di vendere la sua unità di dermatologia per compensare l’uscita di 66 miliardi legata all’acquisto di  Monsanto. Alla porta del colosso tedesco hanno già bussato in molti. Secondo quanto riporta Bloomberg. oltre a Allergan, Almirall e Nestlé, anche aziende come Teva, Perrigo e Sun Pharma sono nella lista. E questo per quanto riguarda il versante delle aziende impegnate nel settore farmaceutico. L’interesse è stato manifestato anche da altre imprese tra cui KKR, Nordic Capital, Bain Capital, Blackstone Group e Cinven.

I colloqui sono ancora nelle fasi iniziali e le prime offerte saranno formalizzate nelle prossime settimane, ma gli esperti del settore dicono che Bayer – che sta lavorando insieme a JPMorgan per questa vendita – potrebbe ottenere più di 1,1 miliardi di dollari da questa transazione. Teva, per esempio, ha chiaramente annunciato che è alla ricerca di acquisti di questo tipo quando lo scorso mese ha chiuso il suo accordo da 40 miliardi di dollari per l’unità dei generici di Allergan, anche se il CEO Erez Vigodman ha sottolineato in passato che l’azienda è in cerca di asset in sintonia con le aree terapeutiche di cui già si occupa (trattamento del dolore,  patologie neurodegenerative e delle vie respiratorie). Perrigo, pur avendo manifestato interesse, è attualmente sotto pressione per snellirsi, piuttosto che per ingrandirsi. Dall’altro lato della medaglia, Allergan, che vanta un grande successo con il Botox, si è a lungo dedicata alla dermatologia, e il Chief Executive ha fatto sapere quest’estate che stavano guardando ad alcuni prodotti di Valeant per diversificare l’offerta. Nestle è entrata nella dermatologia un paio di anni fa,acquisendo alcuni prodotti proprio di Valeant  per diversificare la propria attività al di là del core business.

Nel frattempo, il nuovo CEO di Bayer, Werner Baumann, sta lavorando per convincere chi ha espresso critiche l’acquisizione di Monsanto, sottolineando che le ambizioni in campo farmaceutico di Bayer non saranno danneggiate e, anzi, sono ipotizzabili  vendite per 6 miliardi di dollari dalla pipeline su cui sta lavorando la Big Pharma tedesca.

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