USA, scoppia l’amore tra pharma e cittadini

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Gli americani apprezzano l’impegno. Questo, in sintesi, è il messaggio che stanno ricevendo l’industria farmaceutica e, in particolare, i nove produttori di candidati vaccini contro COVID-19, e che emerge da un sondaggio condotto dalla società specializzata Harris Poll.

Il 51% degli intervistati, infatti, ha dichiarato di avere fiducia sulle possibilità di sviluppo dei vaccini contro COVID-19, mentre il 49% valuta positivamente l’impegno dell’intera industria farmaceutica.

Il sondaggio è stato somministrato dopo l’accordo di inizio settembre, stipulato dai CEO di AstraZeneca, BioNTech, GlaxoSmithKline, Johnson & Johnson, MSD, Moderna, Novavax, Pfizer e Sanofi. Patto finalizzato a non richiedere approvazioni o autorizzazioni per l’uso in emergenza dei loro candidati vaccini senza dati positivi conclusivi.

Queste pharma presenteranno i candidato per l’approvazione o l’autorizzazione all’uso di emergenza solo dopo averne dimostrato sicurezza ed efficacia attraverso uno studio clinico di fase 3 progettato e condotto in modo da soddisfare i requisiti delle autorità regolatorie ufficiali come la FDA.

Anche in virtù di questo patto, ora il 54% dei cittadini Usa esprime un giudizio positivo del settore farmaceutico. Si tratta di 22 punti percentuali in più rispetto al 32% registrato a gennaio, prima dell’inizio della pandemia.

Secondo Harrris Poll, il settore farmaceutico è stato l’unico a mantenere una buona reputazione durante la pandemia. Gli altri settori – alimentare, vendita al dettaglio, tecnologia, prodotti di consumo e servizi finanziari – sono tornati a crescere nel gradimento solo durante la primavera e l’estate. La maggior parte, però, dopo aver registrato un picco a maggio, sono tornati ai livelli del periodo pre-COVID-19.

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