Teva ha riportato un aumento del 7% nei ricavi del terzo trimestre 2023, raggiungendo i 3,9 miliardi di dollari e superando le previsioni degli analisti che si attestavano a 3,7 miliardi.
Questo risultato è stato trainato dalla crescita in Nord America dalle vendite di Austedo, farmaco per il trattamento della malattia di Huntington, e a livello globale da quelle di Ajovy, terapia per l’emicrania.
L’utile netto del Q3 è salito a 80 milioni di dollari rispetto ai 56 milioni del trimestre precedente. La divisione dei farmaci generici ha registrato vendite per circa 2,2 miliardi di dollari, con un aumento del 10%, superando le previsioni che si attestavano a 2,1 miliardi di dollari.
Per l’intero anno la pharma israeliana ha alzato le previsioni di vendita all’intervallo compreso tra i 15,1-15,5 miliardi di dollari, quando ad agosto erano comprese tra i 15-15,4 miliardi di dollari.
Le previsioni sugli utili si mantengono stabili, comprese nella forchetta 2,25-2,55 dollari per azione. Il CEO Richard Francis ha sottolineato che, nell’ambito dei farmaci generici, l’azienda si sta concentrando su un portafoglio di prodotti complessi e di alto valore.
Francis, infine, ha annunciato che la divisione di principi farmaceutici attivi, Teva API, diventerà un’unità autonoma diretta da R. Ananthanarayanan.