Un occhio al profitto operativo e uno al conto economico. Kåre Schultz, CEO di Teva, sintetizza il piano di taglio dia3 miliardi di dollari che la pharma israeliana ha lanciato poche settimane fa. Ci sarà un’unica Business Unit che”semplifica la gestione e l’intera operazione”. Secondo Schultz, il fatto che Teva sia cresciuta negli ultimi anni attraverso le acquisizioni non ha aiutato dal punto di vista della gestione dei costi. La falce passa anche sui siti di produzione: quelli dei principi attivi scendono da 4 a 2, mentre quelli logistico-funzionali passeranno da 80 a 8-12. Il tutto sarà accompagnato dalla sforbiciata di 14 mila posti di lavoro.”Teva si concentrava sull’ottimizzazione delle entrate nel settore dei generici. Se si massimizzano le entrate, tutto andrà a posto e si otterrà una grande redditività. Abbiamo bisogno di massimizzare il profitto operativo.”
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