Garantire un’assistenza sicura a ogni neonato e bambino, dalla nascita ai 9 anni. È questo il tema della Giornata Mondiale del Paziente, che si celebra oggi, mercoledì 17 settembre. Farmindustria, in questa occasione, conferma il suo impegno a conseguire questo importante obiettivo di salute pubblica.
“In occasione della Giornata Mondiale per la Sicurezza del Paziente, che quest’anno pone l’accento sulla necessità di garantire un’assistenza sicura a ogni neonato e bambino, rinnovo l’impegno delle aziende farmaceutiche a sostegno della salute dei pazienti, in particolare i più piccoli. Continueremo a lavorare con l’obiettivo di aumentare il numero di medicinali studiati anche per loro”, dichiara il Presidente di Farmindustria, Marcello Cattani.
Attualmente sono in corso 733 studi clinici pediatrici in Europa, di cui 307 coinvolgono l’Italia. A livello globale, i trial attivi sono 2.860, focalizzati sul trovare risposte alle malattie che colpiscono i bambini.
“Per tutelare la salute e il benessere delle nuove generazioni, oltre a promuovere studi clinici mirati a valutare l’efficacia e la sicurezza dei farmaci nei bambini – prosegue Cattani – le aziende sono fortemente impegnate nelle attività di farmacovigilanza e nella continua collaborazione con le istituzioni sanitarie e le autorità regolatorie. Con un unico obiettivo: mettere a disposizione farmaci che rispondano a elevati standard di qualità e sicurezza, con verifiche continue e rigorose dall’inizio dello sviluppo fino a dopo l’immissione in commercio”.
Un’ulteriore riflessione di Cattani riguarda il valore aggiunto dei medicinali per i bambini con specifiche patologie: “In molti casi queste terapie possono fare davvero la differenza, soprattutto nei casi di malattie rare – conclude il Presidente di Farmindustria – I farmaci orfani consentono di offrire opportunità di cura là dove non esisteva speranza, con un impatto non solo sanitario, ma anche etico. Alcuni di questi medicinali, che dal 2000 a oggi sono oltre 260 in Europa, hanno cambiato la qualità e l’aspettativa di vita di bambini affetti da malattie rare, offrendo loro possibilità di sopravvivenza concrete, prima impensabili”.