Menarini riceve parere positivo Chmp per trattamento carcinoma mammario avanzato ER+, HER2- con mutazione ESR1

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Ogni anno in Europa a oltre 550.000 pazienti viene diagnosticato un cancro al seno. Nel 70% dei casi si ha una malattia positiva per il recettore degli estrogeni (ER); più di 147.000 pazienti colpiti dalla neoplasia in Europa muoiono ogni anno a causa della di questa patologia. Il Gruppo Menarini e Stemline Therapeutics Inc., società interamente controllata dallo stesso gruppo farmaceutico italiano, annunciano che il Comitato per i Medicinali per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA) ha adottato un parere positivo sull’approvazione della monoterapia di Orserdu (elacestrant). Il medicinale è un degradatore selettivo del recettore degli estrogeni (SERD) per il trattamento di donne in post-menopausa e di uomini adulti con carcinoma mammario avanzato o metastatico, positivo per il recettore degli estrogeni (ER+) e negativo per il recettore HER2-, che abbiano sviluppato mutazioni di ESR1, dopo almeno una di linea di trattamento con terapia endocrina comprendente un inibitore di CDK 4/6.

Il parere del CHMP – ricordano le aziende in una nota – sarà ora riesaminato dalla Commissione europea, che ha l’autorità di concedere l’autorizzazione all’immissione in commercio per i medicinali per uso umano in tutta l’Unione europea. Se approvato, Stemline e le sue affiliate commercializzeranno il prodotto in Europa e Orserdu sarebbe la prima e unica terapia specificatamente indicata per il trattamento dei tumori ER+, HER2- con mutazioni ESR1.

Le mutazioni ESR1 sono mutazioni acquisite che si sviluppano a seguito dell’esposizione alla terapia endocrina e si trovano fino al 40% dei pazienti con ER+, HER2- mBC. Le mutazioni ESR1 sono un noto driver di resistenza alla terapia endocrina standard e fino ad ora i tumori che hanno queste mutazioni sono stati più difficili da trattare. “Le pazienti affette da carcinoma mammario metastatico necessitano di opzioni terapeutiche efficaci e tollerabili. Orserdu potrebbe diventare il primo prodotto, se approvato dalla Commissione Europea, indicato nel carcinoma mammario avanzato ER+, HER2- con mutazioni ESR1, che sono un forte fattore di resistenza al trattamento. Il farmaco rappresenterà anche un comodo trattamento orale quotidiano”, ha affermato Elcin Barker Ergun, Amministratore Delegato del Gruppo Menarini. “Siamo orgogliosi del parere positivo del CHMP di oggi, in quanto riflette il nostro impegno nello sviluppo di soluzioni innovative che rispondano alle maggiori esigenze insoddisfatte nel trattamento del cancro e ci avvicina a fornire una nuova importante opzione alle pazienti e alle famiglie colpite dal carcinoma mammario metastatico ESR1-mutato, ER+, HER2-”.

L’opinione positiva del CHMP per Orserdu è supportata dai dati dello studio di fase 3 EMERALD, che ha dimostrato una sopravvivenza libera da progressione (PFS) statisticamente significativa con elacestrant rispetto allo standard di cura (SOC), definito come la scelta dello sperimentatore di una monoterapia endocrina approvata. Gli endpoint primari dello studio erano la PFS nella popolazione complessiva dei pazienti e nei pazienti con mutazioni ESR1. Nel gruppo di pazienti i cui tumori presentavano mutazioni ESR1, elacestrant ha raggiunto una PFS mediana di 3,8 mesi rispetto a 1,9 mesi sul SOC e ha ridotto il rischio di progressione o morte del 45% (PFS HR=0,55, IC 95%: 0,39, 0,77) rispetto al SOC. Un’analisi post hoc di sottogruppi dei risultati EMERALD PFS, presentati al San Antonio Breast Cancer Symposium (SABCS) 2022, ha dimostrato che la durata del precedente trattamento con CDK4/6i era positivamente associata a una PFS più lunga con elacestrant ma non con SOC.

Per i pazienti con mutazioni ESR1 che sono stati trattati con CDK4/6i per ≥12 mesi prima della randomizzazione su EMERALD, elacestrant ha raggiunto una PFS mediana di 8,6 mesi contro 1,9 mesi con SOC, con una riduzione del 59% del rischio di progressione o morte (HR=0,41 95% CI: 0,26-0,63). “Come oncologo posso dire che è straordinario essere sul punto di avere la prima opzione terapeutica per i pazienti con carcinoma mammario ER+, HER2- avanzato o metastatico che ospita mutazioni ESR1, che si verificano fino al 40% dei pazienti nel contesto metastatico”, ha affermato Giuseppe Curigliano, Professore di Oncologia Medica presso l’Università di Milano e Responsabile della Divisione per lo sviluppo precoce di farmaci presso l’Istituto Europeo di Oncologia, IRCCS, Italia. “Elacestrant ha dimostrato efficacia e un profilo di sicurezza gestibile, sottolineando il potenziale beneficio che questa terapia potrebbe presto portare ai pazienti di cui ci prendiamo cura e alla più ampia comunità oncologica”.

Elacestrant è stato approvato lo scorso gennaio dalla Food and Drug Administration (FDA) statunitense con procedura di Priority Review e Fast Track sulla base dei risultati dello studio EMERALD. È il primo e unico SERD a somministrazione orale ad aver completato con successo l’ultimo step dello sviluppo clinico (fase III), a essere stato approvato da FDA e ad aver ricevuto parere positivo da parte del CHMP. Il farmaco è oggi disponibile negli Stati Uniti tramite Menarini Stemline, azienda biofarmaceutica acquisita dal Gruppo Menarini nel 2020.

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