“Credo che i ruoli debbano essere chiari e lo ribadisco con serieta’ anche ai fini della prossima valutazione dei vaccini: il ruolo delle Agenzie regolatorie sta nel verificare i dati per ora lanciati dai media, sui giornali. Va bene come strumento di tranquillizzazione sul fatto che la ricerca ha fatto grandi progressi, che questi farmaci o vaccini sono gia’ in fase terza, pero’ che i farmaci non si approvano sui giornali e l’industria non deve fare delle gare a percentuali relative di quale vaccino e’ piu’ efficace credo sia una questione da affrontare”. A dirlo il direttore generale dell’Aifa, Agenzia italiana del farmaco, Nicola Magrini, intervenendo alla presentazione dell’edizione 2020 dell’Osservatorio sui farmaci generici, realizzato dalla Societa’ di studi economici Nomisma per Egualia (gia’ Assogenerici). “Potrebbe avere una serie di effetti negativi sulla popolazione -prosegue Magrini- questa serie di annunci sui giornali, nonche’ generare diffidenza l’essere alleati tra controllore e controllato”. “Noi non siamo partner delle aziende del farmaco – ha concluso – siamo dei regolatori e ci sono dei regolati. Aifa ha questo ruolo. Poi abbiamo un obiettivo comune che e’ quello di favorire l’accesso universale ai farmaci di buona o eccellente qualita’, questo e’ chiaro. La collaborazione in questi mesi e’ stata importante, come la capacita’ di essersi tutti coinvolti al m
Su nuovi vaccini evitare frammentazione in Ue
“Aifa puo’ fare molto assieme alle autorita’ europee, perche’ tutte le registrazioni di nuovi farmaci e vaccini saranno registrazioni europee. Dico saranno, ma questo e’ un’ottimismo della volonta’ , nel senso che potrebbero diventare invece scelte nazionali. Con un principio di disgregazione, frammentazione dello scenario europeo che e’ possibile e contro il quale dobbiamo cercare di far convergere l’attenzione”. Vi sono, ha aggiunto Magrini, “tendenze disgregatrici a riportare a livello nazionale l’approvazione dei farmaci e la loro importazione. Questo e’ un problema di tutti, ha una valenza politica molto forte”. “Anche tecnicamente parlando – ha concluso – penso che i luoghi migliori in cui prendere decisioni deputate a una sostenibilita’ del Ssn sia nei ruoli definiti dagli attuali assetti”.
Grato a aziende farmaceutiche per capacita’ risposta
“Piu’ come cittadino che come regolatore sono grato al sistema produttivo che ha mostrato una capacita’ di risposta. Credo – ha aggiunto – che nei ruoli esistenti e dati gli obiettivi comuni tra aziende ed enti regolatori vi sia stata un’accelerazione di collaborazioni gia’ in essere. Quella sulle carenze e sulla prevenzione delle stesse e’ stata una naturale collaborazione ai fini di dimostrare la capacita’ industriale e mostrare un’immediata capacita’ di sintesi”.
Emersi gli straordinari benefici del cortisone
Durante la fase Covid si sono “progressivamente mostrati gli straordinari benefici del cortisone, un farmaco ‘dimenticato’ perche’ a lungo andare, oltre le due settimane di trattamento provoca certamente qualche danno, ma non in cinque giorni di terapia come si e’ dimostrato in uno studio: e’ l’unico farmaco che ha ridotto la mortalita’ dei pazienti. Piu’ di un farmaco piuttosto caro e poco o meno efficace come il remdesivir”. “Non ci sono farmaci dimenticati – ha specificato poi Magrini – l’aspirina che ha oltre 100 anni o l’insulina che ha 100 anni sono tra i farmaci migliori di cui disponiamo. Il distinguo molto consumistico tra farmaci nuovi e vecchi non alberga in Aifa e non esiste. I farmaci sono o utili o inutili. Quando diventano molto efficaci l’industria li chiama innovativi, noi li chiamiamo essenziali”.
Sud scarso ricorso a farmaci generici Meta’ del Nord
“Il Sud Italia fa scarsissimo ricorso ai farmaci generici, la meta’ circa del Nord Italia. È un problema a mio avviso anche culturale e di miglioramento necessario che andra’ attuato con strumenti educativi e informativi”. “Credo che il mio sforzo sara’ incardinare Aifa nel Sistema sanitario nazionale, a suo supporto, come cardine o pilastro non solo dell’approvazione iniziale di farmaci ma anche del loro monitoraggio della capacita’ di verificare la disponibilita’ e a supporto delle Regioni per aumentarne l’efficienza sia economica, di sostenibilita’ che di capacita’ di accesso un po’ piu’ omogenea sul territorio nazionale. I generici, gli equivalenti, sono un esempio chiaro”.