La FDA ha dato l’ok l’uso del plasma dei convalescenti da COVID-19 come trattamento sperimentale per i pazienti gravi.
Il metodo è stato usato per decenni per il trattamento di malattie infettive e ha l’obiettivo di trasferire l’immunità da una persona all’altra. Più di recente, questa procedura è stata studiata nelle epidemie di influenza suina H1N1, Ebola, SARS e MERS, così come contro il nuovo Coronavirus in Cina. Al momento, tuttavia, non è noto quanto sia realmente efficace.
“Sebbene promettente, il plasma dei convalescenti non sempre si è dimostrato efficace in tutte le malattie studiate”, ha dichiarato la FDA. “È quindi importante determinare, attraverso studi clinici e prima di somministrare regolarmente plasma dei convalescenti ai pazienti con COVID-19, che sia sicuro ed efficace.”
L’agenzia ha affermato che sebbene test clinici diffusi possano non essere fattibili a causa della scarsità di disponibilità di plasma dei convalescenti, il suo utilizzo consentirebbe ai medici di procedere caso per caso per i pazienti con infezioni gravi o potenzialmente letali al di fuori di studi di ricerca più ampi.
I donatori di plasma devono aver avuto una diagnosi di COVID-19 confermata da un test di laboratorio ed essere stati completamente privi di sintomi per almeno due settimane prima della donazione.
La FDA ha anche affermato che sta collaborando con il National Institutes of Health e i Centers for Disease Control and Prevention per sviluppare protocolli più ampi che possano essere utilizzati da molti ricercatori in modo da coordinare la raccolta e l’uso del plasma contro COVID-19.