COVID-19: in Italia si studia app per la fase 2

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(Reuters Health) – Le autorità italiane stanno lavorando all’introduzione di un’applicazione per smartphone per rintracciare i contatti avuti dalle persone che risultano positive al coronavirus.

Il 24 marzo Il Governo ha lanciato una gara d’appalto per monitoraggio e supporto medico da remoto e ha ricevuto centinaia di proposte che sono attualmente in fase di valutazione da parte di una task force creata ad hoc.

Il Ministro dell’Innovazione, Paola Pisano, ha evidenziato che prima del lancio dell’app devono essere risolti importanti problemi di privacy e controllo dei dati.

Le app e altre tecnologie digitali sono state ampiamente usate in paesi come Singapore e Corea del Sud per cercare di limitare la diffusione del virus, ma il loro uso in Europa è messo in discussione dal possibile abuso dei dati e della violazione della privacy.

L’app, comunque, una volta implementata, funzionerà su base volontaria e dovrà garantire l’anonimato. Il sistema registrerà quando un utente è in prossimità di un altro smartphone, per quanto tempo e a quale distanza sono state le due persone e se una delle due è positiva al coronavirus.

Esperti di 18 paesi europei, tra cui Germania, Francia e Svizzera, stanno invece lavorando a una piattaforma comune, che supporterà le app di tracciamento dei contatti su base Bluetooth, grazie a un sistema che renderà possibile avvertire quando qualcuno entra in stretto contatto con un positivo al COVID-19, anche se viaggia in un altro paese UE.

Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)

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