La Gates Foundation ha annunciato uno stanziamento di 912 milioni di dollari per prevenire decessi infantili legati ad AIDS, tubercolosi e malaria. La somma sarà erogata in tre anni attraverso il Global Fund.
L’iniziativa si inserisce in un contesto di tagli ai finanziamenti sanitari esteri da parte degli Stati Uniti, con la conseguente sospensione di molti programmi chiave, tra cui il President’s Emergency Plan for AIDS Relief (PEPFAR), e la chiusura parziale della United States Agency for International Development (USAID).
“Le scelte che facciamo ora determineranno il futuro delle prossime generazioni”, afferma Bill Gates, sottolineando l’importanza dell’innovazione tecnologica nella messa a punto di farmaci e vaccini per salvare vite.
La roadmap della Gates Foundation punta su farmaci a lunga durata d’azione, nuovi vaccini materni contro RSV e streptococco B e trattamenti monodose per la malaria, per favorire l’accesso globale a cure salvavita.
Secondo l’Institute for Health Metrics and Evaluation (IHME) – centro di ricerca indipendente dell’Università di Washington che analizza dati sulla salute globale – i finanziamenti internazionali per la salute sono diminuiti del 21% tra il 2024 e il 2025, raggiungendo il minimo storico degli ultimi 15 anni. Se la politica dei tagli dovesse persistere, gli effetti di decenni di progressi nella riduzione della mortalità infantile rischiano di essere vanificati.