Assosalute: 2022 anno della riscossa per i farmaci senza obbligo di prescrizione

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Con una crescita del 5,7%, delle confezioni dispensate rispetto al 2019, i farmaci senza obbligo di prescrizione recuperano pienamente il gap rispetto al periodo pre-pandemico.

Tutto ciò grazie a un incremento a doppia cifra sia dei volumi che dei fatturati registratosi a fine 2022: le confezioni, pari a poco più di 287 milioni, fanno osservare un +15,9% mentre i fatturati, di poco inferiori a 2,9 miliardi di euro, sono cresciuti del +19,0%.

Il 2022 ha rafforzato l’andamento positivo evidenziato già a partire da aprile 2021: una significativa ripresa della diffusione dei virus stagionali, soprattutto nell’ultimo trimestre del 2022, e l’impiego dei farmaci di automedicazione, sia per la gestione della sintomatologia post vaccino anti-Covid-19, sia per la malattia non grave da Covid-19, spiegano l’eccezionale performance del settore nell’anno appena trascorso.

Questo è quanto emerge dall’analisi di Assosalute sui dati IQVIA.

“Gli eccezionali risultati del 2022 confermano quanto il comparto dei farmaci di automedicazione sostenga efficacemente nella realtà quotidiana la salute delle persone, un ruolo di primaria importanza, che andrebbe meglio riconosciuto, anche in vista di una più generale revisione della governance farmaceutica nazionale”, commenta il Presidente di Federchimica Assosalute, Salvatore Butti,“La ripresa del mercato dipende da una situazione epidemiologica senza precedenti, ma l’unicità del 2022 ha messo chiaramente in luce il valore strategico del settore dal punto di vista terapeutico prima ancora che sociale ed economico. Per questo, non posso che ribadire quanto i farmaci di automedicazione siano una risorsa fondamentale per il sistema salute, che va valorizzata tramite azioni di corretta informazione ed educazione al cittadino affinché il loro uso sia responsabile e appropriato e, per questo, in grado di generare una migliore allocazione delle risorse professionali e monetarie oggi disponibili per la sanità pubblica.”

OTC e SOP
Guardando alle vendite delle due categorie in cui è suddivisa la classe dei farmaci senza obbligo di ricetta, quali i medicinali di automedicazione o OTC (Over The Counter) – che rappresentano quasi il 77% del mercato dei farmaci senza obbligo di prescrizione, per un giro d’affari di quasi 2,2 miliardi di euro e volumi venduti per oltre 220 milioni di confezioni – e i SOP (Behind The Counter), Assosalute ha rilevato tendenze similari anche se migliori per gli OTC. Infatti, entrambe le specialità medicinali chiudono il 2022 con un deciso incremento sia dei fatturati (+21,6% per gli OTC e +11,2% per i SOP) sia dei volumi (+17,6% per gli OTC e +10,6% per i SOP).

Canali di vendita
Rimangono pressoché stabili le dinamiche competitive tra i diversi canali di vendita, farmacie, parafarmacie e corner della Grande Distribuzione Organizzata. La farmacia continua a detenere una quota di mercato di poco inferiore al 90% a volumi del 90,5% a valori.

L’esperienza pandemica ha dato forte impulso alla crescita delle catene di farmacie/parafarmacie e all’incremento delle vendite online di medicinali non prescription per i punti vendita autorizzati. Anche se, con riferimento al solo mercato dei farmaci senza obbligo di ricetta, il fenomeno non mostra numeri paragonabili a quelli di altri mercati della salute (p.es. integratori, prodotti per la cura della persona, dispositivi individuali di protezione), con una quota ancora esigua del fatturato del comparto (2,5% a valori e 3,6% a volumi), l’acquisto online di medicinali senza obbligo di prescrizione registra nel 2022 una crescita importante del +38,9% a volumi e del +35,6% a valori, per 10,6 milioni di confezioni e un giro d’affari di 73,7 milioni di euro.

Nel lungo periodo si è osservato che i prodotti a connotazione farmaceutica (o notificati) condizionano l’andamento del settore dei farmaci di automedicazione, con i quali a volte vengono confusi.

Nel 2022 i prodotti notificati sono tornati a mostrare trend positivi (+5,2% a volumi e +7,6% a valori), in linea con l’andamento storico di questo segmento che, anche nell’anno appena trascorso, ha realizzato vendite superiori al mercato dei farmaci da banco, con 329 milioni di confezioni vendute e oltre 5 miliardi di euro di fatturato.

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