Genmab acquisisce Merus per 8 miliardi di dollari. Focus su candidato per i tumori della testa e del collo

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Genmab ha annunciato l’acquisizione della biotech olandese Merus per 8 miliardi di dollari, con un pagamento aggiuntivo fino a 14 milioni legato alle vendite in Europa centrale e orientale.

Al centro dell’accordo c’è petosemtamab, anticorpo bispecifico in fase avanzata di sperimentazione per i tumori della testa e del collo. I dati di fase II, presentati a maggio all’ASCO, hanno mostrato che la combinazione di petosemtamab con Keytruda (pembrolizumab) di MSD ha prolungato la sopravvivenza dei pazienti.

“Petosemtamab ha il potenziale per essere una terapia trasformativa per i pazienti con tumore della testa e del collo”, sottolinea Jan van de Winkel, CEO di Genmab.

Il farmaco è anche in studio per il carcinoma del colon-retto. I risultati di uno studio di conferma di fase avanzata, che confronterà la combinazione petosemtamab-Keytruda con Keytruda da solo, sono attesi nel 2026. Genmab stima di poter raggiungere con petosemtamab  1 miliardo di dollari di vendite annue entro il 2029, con ulteriore crescita negli anni successivi.

L’acquisizione rafforza il portafoglio di anticorpi di Genmab, che comprende Darzalex (daratumumab), Tivdak (tisotumab vedotin) ed Epkinly (epcoritamab), e segna la continuità della strategia dell’azienda di espandere la pipeline tramite partnership e acquisizioni, come quella da 1,8 miliardi con ProfoundBio nel 2024.

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