Trasformazione digitale? Sì, ma con dati di qualità

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Il successo di un’azienda in ambito digitale comincia quando ha a disposizione dati accurati dei clienti. Ma non è sempre semplice gestire l’enorme volume di informazioni provenienti da centinaia di fonti.

La pandemia ha accelerato il passaggio al digitale, soprattutto nel campo delle lifescience. E i manager delle aziende del settore cominciano a sottolineare l’importanza di avere dati accurati relativi ai clienti. Anzi, la considerano una priorità assoluta.

L’assemblaggio efficace delle diverse fonti digitali e l’utilizzo di un sistema di identificazione univoco possono migliorare in modo significativo la qualità dei dati di riferimento dei clienti e aiutare le pharma a entrare definitivamente nella dimensione digitale.

Ogni interazione con il cliente genera un volume elevato di informazioni preziose che, se non gestite correttamente, possono travolgere molte organizzazioni. Philippe Houben, global leader di excellence data di Boehringer Ingelheim, è convinto che la natura di queste informazioni, strutturate o meno, aggiunga complessità alla questione.

“La gestione di molti dati provenienti da diversi canali digitali è una sfida”, ha affermato Houben in occasione di una tavola rotonda sul tema. “Inoltre, disponiamo anche di dati esterni che arrivano da varie fonti, inclusi i social media”.

Molte organizzazioni stanno adottando soluzioni centralizzate di gestione dei dati per semplificarne l’utilizzo.

Per le aziende farmaceutiche è abbastanza frequente disporre di sistemi di gestione dei dati diversi nelle varie aree geografiche.

Una parte fondamentale della trasformazione dei dati consiste nel sostituire i tradizionali dati ‘master multi-sourced’ con un’origine dati unificata grazie a un modello globale. In questo contesto a ogni cliente viene assegnato un unico sistema di identificazione che viene riconosciuto da tutti i sistemi e in tutti i Paesi.

Il collegamento accurato di tutti i dati al cliente giusto garantisce alle organizzazioni un sistema ben funzionante. Un unico modello e una fonte completa di dati di riferimento sui clienti aiutano i team sul campo a fornire agli operatori sanitari le nuove informazioni sui trattamenti in modo efficace.

Dati di qualità possono anche aiutare a prendere decisioni migliori e favoriscono interazioni più apprezzate con i clienti.

“È fondamentale riunire i dati e produrre maggiori informazioni”, conferma Houben. “Stiamo identificando ulteriori fonti di dati che potrebbero offrire una prospettiva più ampia in relazione al cliente. Vogliamo migliorare la qualità delle informazioni che, in definitiva, ci permetteranno di prendere decisioni più rapide”.

Molte organizzazioni assumono un chief data officer per gestire questi programmi su scala globale. Le aziende riconoscono il valore dell’armonizzazione dei dati dei clienti per effettuare efficacemente la transizione verso il digitale. Grazie a una visione finalmente completa, i team sul campo possono sfruttare i diversi canali per ogni segmento di clientela o anche per ogni singolo cliente.

Le aziende, inoltre, possono raggiungere nuovi mercati e migliorare la produttività delle vendite con un targeting e una segmentazione migliori, e possono coinvolgere maggiormente gli stakeholder e gli influencer.

In conclusione, i dati di alta qualità consentono interazioni più intelligenti che portano a un coinvolgimento più efficace dei clienti; coinvolgimento che, a sua volta, conduce a un maggiore utilizzo dei canali digitali.

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