Takeda ha acquistato Shire per 62 miliardi di dollari ed è entrata nel gruppo dei più grandi produttori di farmaci del mondo, ma gli investitori non sono del tutto tranquilli. Le azioni della compagnia hanno perso oltre il 20% del loro valore dalla fine di marzo quando Takeda stava preparando la prima offerta per Shire. Questa perdita di valore di mercato viene sottolienata da un gruppo di 12 azionisti che si erano opposti all’affare. Chiedono che Takeda metta ai voti l’argomento acquisizione all’assemblea degli azionisti del 28 giugno e che i suoi dirigenti facciano di più per affrontare i “rischi eccessivamente alti” che l’acquisizione di Shire presenta per gli attuali azionisti. Il gruppo ha espresso le sue preoccupazioni in una proposta che Takeda ha pubblicato nell’avviso (PDF) di convocazione dell’assemblea degli azionisti. Gli azionisti che si oppongono hanno fatto notare che Takeda intende finanziare circa il 55% della cifra di acquisto di Shire con una nuova emissione di azioni. Un’operazione che “potrebbe diluire in modo significativo i guadagni per singola azione, che sono risorsa di dividendi, e c’è il pericolo di causare un grave pericolo per gli azionisti”, affermano nella loro proposta. Gli azionisti hanno anche espresso ulteriori preoccupazioni sull’acquisto alla luce dell’attuale “situazione finanziaria” di Takeda. La pharma giapponese non ha immediatamente replicato ma ha riconosciuto tuttavia che dovrà indebitarsi per affrontare l’acquisto.I dirigenti hanno però garantito agli investitori che manterranno un rapporto debito / EBITDA non superiore a 2 volte e che la società prevede di mantenere il suo investment-grade credit rating.
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