Sandoz, sempre maggiore autonomia

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Non solo farmaci fuori brevetto. Sandoz opererà anche nel branded, con scelte mirate.

Alcuni giorni fa la divisione di Novartis ha raggiunto un accordo con Shionogi per la commercializzazione in Germania, Regno Unito e Paesi Bassi di Symporoic (Rizmoic in Europa), farmaco contro la costipazione indotta da oppioidi.

Symporoic ha ottenuto il via libera negli Stati Uniti a metà 2017 e l’approvazione europea a fine febbraio.

In una dichiarazione resa alcuni giorni fa, il capo ad interim di Sandoz, Francesco Balestrieri, ha definito l’accordo come “un significativo passo in avanti” nella direzione dell’obiettivo di Sandoz di “concentrarsi sempre più su terapie differenziate e a valore aggiunto”.

Come ha detto il CEO Vas Narasimhan durante la relazione del Q4, l’obiettivo di Sandoz è quello di guidare il mercato dei farmaci.

Come parte di questa trasformazione, Novartis ha venduto alcuni generici statunitensi in declino all’indiana Aurobindo Pharma, ed è ora concentrata su ciò che Narasimhan ha definito la “de-integrazione” di Sandoz.

L’idea è di renderla “un’entità autonoma in grado di funzionare come unità indipendente all’interno di Novartis”, ha detto il CEO.

Il discorso sull’autonomia ha innescato speculazioni secondo le quali Novartis starebbe preparando Sandoz per una vendita o per uno spin-off, una voce che è emersa ripetutamente negli ultimi anni. L’azienda di Basilea, fino ad oggi, ha sempre smentito questa ipotesi.

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