Novartis: Q2 in linea con le attese. Alcon sugli scudi

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Con una crescita del 3% a 1,5 miliardi di dollari, guidata da un aumento della richiesta di prodotti per la cura dell’occhio e per la chirurgia oftalmica, Novartis è riuscita a chiudere il secondo trimestre dell’anno in linea con i dati registrati nello stesso periodo del 2016, a 12,2 miliardi di dollari. La crescita di Alcon, la BU dell’oftalmologia, sarebbe dovuta principalmente all’introduzione di nuove tecnologie, come le lenti multifocali, e alla capacità della BU di tagliare della metà gli ordini arretrati, che ha consentito al reparto vendite di tornare a spingere. Così, non è più sicuro che Novartis venderà la sua unità della cura degli occhi, mentre il CEO, Joe Jimenez, ha dichiarato che aggiornerà gli analisti sul futuro dell’unità a fine anno. Il risultato positivo di Alcon, insieme a una buona performance dei nuovi prodotti dell’azienda svizzera, ha contribuito a contenere le perdite dell’unità dei generici, Sandoz, che sono scese del 4%, a 2,5 miliardi di dollari, a causa delle pressioni sui prezzi negli USA. L’unità dei generici di Novartis ha spostato la sua attenzione verso i biosimilari, ottenendo l’ok in Europa per due prodotti in questo trimestre: Erelzi (etanercept) e Rixathon (rituximab), versioni low cost rispettivamente di Enbrel e Rituxan. Ma gli analisti non credono che questi prodotti possano contenere le perdite degli altri generici, a lungo andare.Per quel che riguarda il reddito netto di Novartis, è aumentato del 14% a quasi due miliardi di dollari, 84 centesimi per azione. Sia le vendite che i ricavi hanno superato le stime di Wall Street. E Jimenez ha citato due prodotti che avrebbero più di altri guidato la crescita: Entresto, per l’insufficienza cardiaca, e Cosentyx, per la psoriasi. In particolare, quest’ultimo ha raddoppiato le vendite, arrivando a 490 milioni di dollari e facendo così dichiarare al CEO che l’obiettivo di due miliardi di dollari l’anno “è a portata di mano”. In realtà, Cosentyx dovrà affrontare sempre di più la concorrenza, soprattutto dopo che Tremfya, di Johnson & Johnson, ha avuto l’ok della FDA la settimana scorsa. L’azienda svizzera ha di recente rilasciato dati a cinque anni sul suo prodotto, fornendo “un profilo di prodotto ben differenziato” rispetto al competitor di J&J. E Novartis vorrebbe ora estendere le indicazioni  di Cosentyx ad artrite psoriasica e spondilite anchilosante. Per quel che riguarda le prospettive, gli occhi restano puntati sulla nuova terapia CAR-T per la cura della leucemia, che potrebbe avere l’ok della FDA a ottobre. Mentre restano dubbi su come verrà calcolato il prezzo di questo prodotto. Dal momento che è stato progettato per essere una cura unica, infatti, secondo alcuni Novartis darà un prezzo in base a come funziona sui singoli pazienti. A questo proposito, Bruno Strigini, CEO di Novartis Oncology, si è limitato a dichiarare che l’azienda svelerà il prezzo solo al lancio della terapia.

 

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