Mylan, azionisti insoddisfatti. Ma la crescita è a due cifre

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Dal 2011 Mylan gode di agevolazioni fiscali perché  possiede impianti che trattano il carbone al fine di ridurre le emissioni inquinanti. Una riduzione che, secondo alcune fonti di stampa USA,  avrebbe consentito all’azienda do aumentare i suoi guadagni, con crediti d’impresa pari a 95 milioni di dollari nel 2014, saliti poi a 100 nel 2015 e nel 2016, pari complessivamente al 9% dei guadagni 2016. A queste agevolazioni gode va aggiunto un’ulteriore riduzione delle tasse del 4%, per aver spostato la sede fiscale in Olanda nel 2015. La divulgazione di questi dati fiscali arriva alla vigilia del meeting annuale di Mylan. Un meeting che si preannuncia duro,  con quattro fondi di investimento che invitano gli azionisti a votare contro il consiglio di amministrazione di Mylan e i pacchetti di compensazione del 2017 proposti. Gli investitori sarebbero insoddisfatti dei pagamenti ai dirigenti, in particolare dei 97 milioni di dollari dati lo scorso anno al presidente di Mylan, Robert Curry,  che è risultato il manager più pagato del settore farmaceutico. Gli azionisti si lamentano anche delle perdite del prezzo delle azioni, sceso a meno della metà degli 82 dollari che aveva raggiunto quando Teva aveva manifestato interesse all’acquisto di Mylan. La società, inoltre, sta licenziando circa 3.500 dipendenti dopo aver concluso l’acquisizione della svedese Meda per 7,2 miliardi di dollari. Nonostante i problemi, comunque, Mylan ha fatto registrare una crescita del 18%, chiudendo lo scorso anno con 11,1 miliardi di dollari di vendite.

 

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