Industria farmaceutica italiana: l’obiettivo è il primo posto in Europa

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200 aziende, 63.500 addetti, 6.100 ricercatori, 2.6 milioni di investimenti nel 2015, 30 miliardi di produzione di cui il 73% destinato all’estero. Questi sono i numeri dell’industria farmaceutica Made in Italy. Per questo l’industria farmaceutica, ora al secondo posto in Europa, ambisce a diventare prima, puntando sulle eccellenze del biotech, emoderivati, vaccini, farmaci per malattie rare e terapie avanzate. I dati sono emersi dal convegno di Fornovo San Giovanni su ‘Innovazione e produzione di valore’, organizzato da Farmindustria.

“Dovremmo arrivare a un consolidamento delle eccellenze perché restino in Italia”, ha detto Daniele Finocchiaro, vice presidente di Farmindustria. “Il valore più noto del farmaco è quello terapeutico, ma esistono altri valori meno noti, ma comunque importanti – ha spiegato – quello economico, attraverso l’innovazione, il valore scientifico, con la ricerca, quello sociale e il valore industriale, con le nostre eccellenze”.

L’industria farmaceutica italiana è seconda, a livello europeo, dopo la Germania, anche se nel nostro Paese a prevalere (il 70%) è l’export. “E’ un settore anticiclico – ha aggiunto Finocchiaro – perché quello farmaceutico è il primo a crescere; secondo l’Istat, nell’ultimo anno sono state assunte 6 mila persone”.

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