Hudson (CEO Sanofi): bene tecnologia mRNA, ma i vaccini tradizionali resisteranno

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Nella corsa globale ai vaccini anti COVID-19, quelli a mRNA hanno guadagnato rapidamente terreno e due di questi sono arrivati alla distribuzione in meno di un anno. Un’importante conquista che tuttavia, secondo il CEO di Sanofi Paul Hudson, non dovrebbe soppiantare le tecnologie tradizionali del settore vaccini.

In una pandemia causata da un singolo virus, dove la velocità è un fattore chiave, “penso che dobbiamo accettare il fatto che l’mRNA è probabilmente la prima tecnologia da utilizzare”, ha detto Hudson. Ma per altre malattie per le quali esistono già vaccini consolidati, i candidati a mRNA dovranno “competere con gli standard attuali” che presentano un “profilo di sicurezza già ben consolidato.

Sanofi è il principale operatore mondiale di vaccini antinfluenzali ed è tra le prime quattro grandi aziende farmaceutiche globali focalizzate sui vaccini. L’anno scorso, i prodotti antinfluenzali dell’azienda hanno generato incassi per 2,5 miliardi di euro. La società ha attualmente una partnership con Translate Bio per lo sviluppo di un vaccino mRNA anti COVID-19.
E lo scorso anno Sanofi ha siglato una partnership da 425 milioni di dollari con Translate, focalizzata sulle malattie infettive.

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