Diabete: nel 2025, 60 miliardi dalle vendite dei farmaci

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Due facce della stessa medaglia porteranno a una crescita delle vendite di farmaci per il diabete fino alla fine del 2025. Una faccia è rappresentata dalla rapida diffusione in tutto il mondo della malattia e l’altra dalla posizione della comunità scientifica che consiglia un approccio più aggressivo al controllo della glicemia. Questi due driver dovrebbero portare il mercato del diabete nel 2025 a totalizzare 60 miliardi di dollari di vendite nei 9 principali mercati globali. Ne sono convinti gli analisti di GlobalData. Si tratta di una cifra quasi doppia rispetto ai 31,2 miliardi di dollari di vendite di farmaci branded e generici registrati nel 2015.
Tuttavia, la crescita delle vendite non sarà uguale per tutti i farmaci, prevedono gli analisti. Chi si trova nella migliore posizione per la crescita? I farmaci che agiscono sul recettore GLP-1, destinati a crescere del 12,4% annuo nel prossimo decennio. Una buona notizia per Victoza, farmaco leader sul mercato di Novo Nordisk, e per il recente Trulicity di Eli Lilly, che si sta già guadagnando quote. Per non parlare di semaglutide (assunzione settimanale) di NovoNordisk, che sta per essere registrato presso la FDA, e della formulazione orale giornaliera di questo farmaco, che GlobalData considera “rivoluzionario” per la sua classe.

Si prevede una crescita simile anche per gli inibitori SGLT2, che avrebbe come effetto una stagnazione della classe rivale degli inibitori DPP-4, guidata da Januvia di Merck & Co.I guadagni derivanti dai farmaci GLP-1 – insieme a quelli dei SGLT2 come Jardiance di Lilly e Invokana di Johnson & Johnson – stanno ad indicare che gli inibitori DPP-4 non cresceranno tanto rapidamente come hanno fatto negli anni passati.

Spazio anche per i biosimilari dell’insulina
I biosimilari dell’insulina contribuiranno a rafforzare le vendite dei farmaci contro il diabete, anche perché i pazienti hanno più probabilità di aderire a regimi a costi inferiori. I biosimilari di Eli Lilly e di Boehringer Ingelheim dell’insulina basale Lantus di Sanofi  dovrebbero arrivare sul mercato a dicembre negli Usa mentre il biosimilare di Lilly è già presente nel mercato italiano. I desiderata della classe medica convergono su farmaci più efficaci contro la malattia nel lungo termine. Il diabete è “complicato” e “resistente”, quindi molti pazienti devono cambiare farmaci e aggiungerne di nuovi con il passare del tempo, poiché i trattamenti tendono a perdere efficacia dopo un uso prolungato. Ma se nuove classi di farmaci sono ancora lontane, osserva GlobalData, la fase avanzata delle pipeline è piena di farmaci follow-up – come ertuglifozin anti-SGLT2 di Pfizer e Merck – e di farmaci in fase II o addirittura precedente.

 

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