BMS-Celgene, valzer di poltrone nella nuova organizzazione

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Quando l’oncologo Thomas Lynch entrò con il ruolo di CSO in Bristol-Myers Squibb due anni fa, dichiarò che la compagnia era “in una posizione unica per trasformare la terapia contro il cancro”.

Ma ora che BMS ha acquistato Celgene per 74 miliardi di dollari ha deciso di cambiare leadership in questo settore di mercato.

E Lynch non è l’unico a pagare il prezzo della riorganizzazione pianificata da BMS. Se ne andrà anche il CEO di Celgene, Mark Alles, che riceverà un notevole indennizzo.

Il CFO di Celgene, David Elkins, sostituirà Charlie Bancroft di BMS. Si concentrerà sul passaggio di consegne al nuovo entrato fino a quando non andrà in pensione il prossimo anno.

Dal punto di vista commerciale, il responsabile delle BU di Ematologia e Oncologia di Celgene, Nadim Ahmed, dirigerà l’attività di Ematologia di BMS.

Il rinnovamento del settore R & S costituisce però la più grande sorpresa.

BMS sostituirà Lynch con un dirigente reclutato non da Celgene, ma da Novartis: Samit Hirawat, ex responsabile dello sviluppo oncologico della casa farmaceutica svizzera.Assumerà la carica di chief medical officer dello sviluppo globale di farmaci, una delle due nuove “unità funzionali fondamentali” nella struttura aziendale post-fusione.

L’altra unità gestirà R & S più in alto sulla linea di produzione. Denominata linea di ricerca e sviluppo iniziale, sarà gestita da Rupert Vessey, che ora ricopre lo stesso ruolo in Celgene. “Vessey supervisionerà la vasta gamma di piattaforme di scoperta della società per guidare i progressi scientifici in tutte le aree terapeutiche e lavorerà a stretto contatto con lo sviluppo aziendale per identificare fonti esterne di innovazione”, scrive in una nota l’azienda.

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