Biotech shopping. Pfizer punta la francese Vivet

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Un’altra big pharma mette gli occhi su una biotech specializzata nella terapia genica. Stavolta si tratta di Pfizer, che sembra intenzionata ad acquisire la francese Vivet.

Per il momento si “accontenta” di una partecipazione del 15%, pari a 45 milioni di Euro, con un’opzione di acquisto.

L’ingresso della pharma americana è stato annunciato mercoledì 20 marzo.

Nel 2016 Vivet ha raccolto 37,5 milioni di Euro con un finanziamento di serie A.

Il CEO, Jean Philippe Combal, ha lavorato prima in Fovea, si è trasferito poi in Sanofi nel 2009 e nel 2014 è stato assunto da GenSight per lavorare sulla terapia sostitutiva genica contro la neuropatia ottica ereditaria di Leber.

Si tratta di una rara malattia mitocondriale che colpisce adolescenti e giovani adulti e che porta alla perdita irreversibile della vista.

Il candidato di punta dell’azienda francese, VTX801, riguarda la Malattia di Wilson, una patologia rara che può causare danni agli organi, sintomi neurologici e, potenzialmente, anche la morte.

Si stima che circa 10.000 persone negli Stati Uniti e 15.000 nell’UE soffrano di questa malattia.

La terapia utilizza un vettore AAV modificato per correggere una versione troncata del gene ATP7B nelle cellule epatiche portatrici del gene difettoso.

.La cifra totale dell’acquisizione potrebbe salire a 560 milioni di euro se avranno successo alcuni studi in corso su VTX-801.

Vivet sta anche lavorando su programmi di terapia genica diretti a combattere la colestasi familiare intraepatica progressiva, malattia del fegato che porta all’accumulo di ammoniaca e di altre sostanze tossiche nel sangue.

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