È disponibile anche in Italia daclizumab, nuova terapia per il trattamento di seconda linea della sclerosi multipla nelle forme recidivanti remittenti. Dopo l’approvazione da parte della Commissione Europea a luglio 2016 e la rimborsabilità da parte dall’Agenzia Italiana del Farmaco, ora è in corso l’inserimento nei prontuari terapeutici regionali. La terapia con daclizumab si somministra una volta al mese per iniezione sottocutanea e può quindi essere effettuata autonomamente dai pazienti anche a casa. Grazie al suo meccanismo d’azione mirato, daclizumab mira a ristabilire l’azione fisiologica dell’organismo e a ripristinare l’equilibrio del sistema immunitario, promuovendo la tolleranza immunitaria e contrastando così l’attività di malattia. Daclizumab è un anticorpo monoclonale IgG1 umanizzato, che si lega selettivamente alla subunità CD25 del recettore ad alta affinità per l’interleuchina 2 (IL-2) espresso sui linfociti T autoreattivi, principali responsabili dell’infiammazione a livello del sistema nervoso centrale nei soggetti con sclerosi multipla recidivante. L’approvazione di daclizumab si basa sui dati di due robusti studi clinici, tra cui lo studio DECIDE che è, per numero di pazienti coinvolti ed estensione temporale, il più grande studio clinico randomizzato di fase 3 testa a testa mai condotto nella sclerosi multipla. Daclizumab sarà commercializzato in Italia da Biogen, che conta oggi il più ampio portfolio di farmaci per la sclerosi multipla al mondo. “Cogliamo con grande piacere questa approvazione. L’introduzione di daclizumab in Italia rappresenta un ulteriore passo avanti nel percorso che portiamo avanti da oltre 25 anni, per migliorare la vita delle persone che convivono con la SM. Oggi Biogen conta nel suo portfolio sei farmaci per il trattamento della sclerosi multipla. I nostri sforzi hanno contribuito a cambiare la storia di questa malattia, grazie allo sviluppo di terapie in grado di rallentare e modificare la progressione della SM. – commenta Giuseppe Banfi, amministratore delegato di Biogen Italia – Fino a pochi anni fa le persone con sclerosi multipla andavano incontro a disabilità nell’arco di 15-20 anni. Oggi con le terapie a disposizione è possibile garantire loro una vita attiva e allontanare lo spettro della disabilità. Accettare grandi sfide è nel nostro DNA e non ci fermeremo fino a quando non troveremo una cura in grado di sconfiggere la SM”.
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