Il 9% della produzione mondiale di principi attivi farmaceutici arriva dall’Italia, l’85% è destinato all’export (40% negli Usa, 36% in Europa e il 18% in Giappone). Un volume di produzione che muove 3,6 miliardi di euro. A fornire questi incoraggianti dati è Aschimfarma, l’associazione di Federchimica che rappresenta in Italia i produttori di principi farmaceutici,che in questi giorni si è riunita a Milano per il Forum.Il 3% del fatturato del settore è destinato alla ricerca: “L’ attenzione alla ricerca, insieme a elevati livelli qualitativi del prodotto, di sicurezza e di rispetto ambientale si sono dimostrati fattori vincenti sulla concorrenza asiatica” dice Gian Mario Baccalini, presidente di Aschimfarma. “Il settore dei principi attivi è attrattivo per gli investimenti, strategico per il comparto della salute e altamente scientifico. Per migliorare la competitività è necessario considerare gli aspetti scientifici e quelli burocratico-amministrativi.Per questo alle istituzioni chiediamo di applicare stesse regole e stessi tempi di risposta almeno a livello europeo” .
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