Shire sta valutando alcune opzioni strategiche per le BU neuroscienze e malattie rare. “Il business delle neuroscienze merita ulteriori attenzioni e investimenti”, ha detto l’azienda in una nota diffusa alla JP Morgan Conference, aggiungendo che “ogni divisione beneficerà di una maggiore attenzione sulla gestione, di una maggiore chiarezza strategica e di una maggiore capacità di dispiegare le risorse per la priorità chiave costituita dalla crescita”. Naturalmente la decisione non preclude una dismissione lungo la strada ma, al contrario, prepara la divisione di neuroscienze per una futura vendita o uno spin-off. La pharma irlandese intende continuare a valutare “tutte le alternative strategiche, compresa la quotazione indipendente per ciascuna delle due divisioni”, e aggiornerà gli investitori nella seconda metà di quest’anno. Nel frattempo Shire sta cercando di pagare il debito di 32 miliardi di dollari contratto per l’acquisto di Baxalta e si aspetta che continui a diminuire nel corso di quest’anno, anche grazie al forecast sulle entrate che oscilla tra i 17 e 18 miliardi di dollari entro il 2020.
Notizie correlate
-
Rino Rappuoli premiato a Washington con il Maxwell Finland Award 2025
Rino Rappuoli, direttore scientifico della Fondazione Biotecnopolo di Siena,... -
Prevention Talk. Vaccini pediatrici: informare i genitori, perché la scienza non può diventare un’opinione
Secondo appuntamento del progetto editoriale di Homnya dedicato alla... -
Sanofi, Premio Letterario Angelo Zanibelli 2025 “La parola che cura”. Storie ed emozioni legate alla salute
L’Ambasciata di Francia a Roma ha ospitato, martedì 21...