Sanofi gioca le sue carte per acquisire Medivation. Gilead e AstraZeneca entrano nella partita?

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Durante il congresso mondiale di oncologia (ASCO), che si svolge ogni anno a Chicago, Sanofi ha fatto sentire la sua voce sulla questione relativa all’acquisizione di Medivation, parlando di fronte agli investitori di risultati azionari e finanziari, dei passi falsi sull’R&D e delle previsioni per la pipeline.

Obiettivi e promesse
Tra gli obiettivi della Big Pharma francese c’è quello di procedere speditamente verso la chiusura di questo accordo. Tra le promesse quella di cambiare il board di Medivation entro il 1 Agosto e di rendere più appetibile l’offerta di 9,4 miliardi di dollari proposta al laboratorio oncologico americano per l’acquisizione.

Posizioni divergenti
Non è chiaro quale sia il punto di vista di Medivation sulla questione, anche se sembra essere evidente la posizione ostile assunta dal CEO David Hung e dallo stesso board dell’azienda, contrario ad avallare un accordo amichevole con Sanofi. A spingere in direzione contraria, più favorevole all’acquisizione da parte del produttore francese, sono invece gli azionisti che potrebbero convincere i vertici ad accettare l’offerta.

Qualora questo non accadesse, gli stessi azionisti potrebbero trovarsi nella condizione di votare la questione con una procedura di ‘consent solicitation’ per ottenere l’approvazione. Sanofi stessa, nel’ultimo comunicato pubblicato a seguito della presentazione fatta di fronte alla Securities and Exchange Commission (“SEC”), ha ribadito la sua attenzione e apertura nei confronti degli azionisti spiegando che dalla proposta avanzata ne deriverà un impatto strategico importante per loro e per tutta l’azienda.

Operatività
Per sollecitare la procedura di votazione da parte del board, Sanofi ha assunto la società di consulenza Innisfree M&A mettendo sul tavolo somme rilevanti: 75.000 dollari per l’avvio dell’accordo; un fee da 1 milione di dollari qualora tutto andasse a buon fine con l’aggiunta di un bonus di 150 mila dollari se l’accordo tra le due aziende si chiuderà positivamente. Dal canto suo Innisfree ha schierato un team operativo di 50 persone per contattare individualmente ogni singolo azionista.

Ma l’attenzione verso Medivation non è solo da parte di Sanofi. Recente la richiesta di visionare i libri contabili del laboratorio da parte di Pfizer e di Amgen e sempre più numerosi sono i rumors che fanno i nomi di Gilead e di AstraZeneca.

 

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