Roche, accordo con biotech USA per sviluppare farmaci in grado di superare la BBB

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Roche scommette ancora sull’intelligenza artificiale per espandere la propria pipeline in neuroscienze. La multinazionale svizzera ha siglato un accordo con Manifold Bio, startup di Boston specializzata in tecnologie di drug discovery basate su IA, versando 55 milioni di dollari per accedere ai suoi strumenti di ricerca.

La piattaforma di Manifold utilizza modelli di intelligenza artificiale per identificare “navette biologiche” nell’ambito di una tecnologia di brain shuttling, capaci di trasportare farmaci attraverso la barriera emato-encefalica (BBB), una delle sfide più ostiche nello sviluppo di terapie per malattie neurologiche e neurodegenerative.

La biotech statunitense sostiene di poter testare migliaia di vettori direttamente in vivo, accelerando la traduzione della ricerca di base in farmaci reali.

“Non siamo mai riusciti a progettare molecole che penetrassero completamente nel cervello,” spiega Gleb Kuznetsov, CEO e cofondatore di Manifold. “Le tecnologie di brain-shuttling sono il passo necessario per cambiare questo paradigma.”

L’accordo tra Roche e Manifold prevede che la biotech guidi la scoperta e l’ottimizzazione delle “navette” per specifici principi attivi scelti dalla pharma svizzera. Roche assumerà poi la conduzione degli studi preclinici, clinici e delle attività di commercializzazione.

Se verranno raggiunti determinati obiettivi regolatori e commerciali, Manifold potrà incassare fino a 2 miliardi di dollari in milestone aggiuntive, oltre a royalty sulle vendite future dei prodotti e al diritto di co-sviluppo per un candidato.

Per Roche si tratta di un investimento coerente con la propria strategia di mantenere la leadership nel campo delle neuroscienze, settore nel quale oggi conta 21 programmi clinici attivi, molti dei quali focalizzati su progetti per patologie come Alzheimer, Parkinson e malattia di Huntington.

Nel 2024 il business neuroscientifico di Roche ha generato 9,3 miliardi di franchi svizzeri (+13% su base annua), pari al 20% del fatturato farmaceutico complessivo.

Negli ultimi anni la pharma svizzera ha stretto varie partnership tecnologiche nell’ambito dell’intelligenza artificiale e delle terapie geniche: con Dyno Therapeutics per lo sviluppo di vettori virali, con Nvidia per l’elaborazione dati e con Recursion Pharmaceuticals per l’identificazione di nuovi target in oncologia e neurologia.

“L’accordo con Manifold rappresenta un passo avanti per affrontare le più importanti malattie neurologiche e neurodegenerative,” conclude Boris Zaïtra, head of corporate business development di Roche.

 

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