Novartis torna da Monte Rosa: accordo da 5,7 miliardi di dollari sui molecular glue degraders

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Novartis ha siglato un nuovo accordo di licensing con la biotech statunitense Monte Rosa Therapeutics, per sviluppare nuovi farmaci destinati alle patologie a mediazione immunitaria. L’operazione prevede un pagamento iniziale di 120 milioni di dollari, con milestone e royalties che potrebbero portarne il valore complessivo fino a 5,7 miliardi.

In base ai termini dell’accordo, i ricercatori di Monte Rosa utilizzeranno la loro piattaforma basata su Intelligenza Artificiale e Machine Learning per scoprire e sviluppare molecular glue degraders, small molecule capaci di eliminare dalle cellule le proteine responsabili della patologia. Novartis si è riservata la possibilità di opzionare due programmi preclinici.

Si tratta della seconda collaborazione, in meno di un anno, tra la pharma svizzera e la biotech USA. Nell’ottobre 2024 Novartis ha investito 150 milioni di dollari per accedere alla piattaforma QuEEN di Monte Rosa e ai candidati degrader come MRT-6160, mirati alla proteina VAV1.

“Estendere la collaborazione con Novartis oltre l’accordo su VAV1 è stato un passaggio naturale, vconsidernado la progressione di MRT-6160 verso studi di fase II sulle malattie immunomediate”, sottolinea il CEO di Monte Rosa, Markus Warmuth.

Il segmento dei molecular glue degraders sta riscuotendo sempre più interesse tra le big pharma. Oltre a Novartis, nel 2023 Roche ha firmato un accordo da 2 miliardi di dollari sempre con Monte Rosa, mentre Eli Lilly e Gilead hanno recentemente siglato collaborazioni simili, rispettivamente da 1,2 miliardi e 750 milioni di dollari.

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