(Reuters Health) – È quasi pronto il nuovo impianto di produzione di Novartis dedicato alle terapie genica e cellulare nel nord della Svizzera. Presso questo impianto, costato 90 milioni di dollari, dal 2020 verranno prodotti nuovi trattamenti in commercio quali la CAR-T antitumorale Kymriah e Zolgensma, la terapia per l’atrofia muscolare spinale.
Il nuovo impianto, che prevede di dare lavoro a circa 450 persone, consentirà all’azienda svizzera di produrre Kymriah per i pazienti europei senza dover spedire oltreoceano le cellule immunitarie prelevate dal malato, come avviene attualmente.
La strategia di Novartis è quella di trasformare la CAR-T da terapia da 250 milioni di dollari l’anno a blockbuster da un miliardo di dollari, con l’aumento della domanda in Europa. La pharma di Basilea stima che le terapie genetiche e cellulari dovrebbero contribuire per un 15% delle sue entrate totali.
Novartis sta investendo circa 500 milioni di dollari in nuove strutture in tutto il mondo per affrontare il problema della produzione delle terapie. Nel nuovo stabilimento svizzero, e in un altro francese che sta attualmente espandendo, verrà prodotto anche Zolgensma la terapia da 2,1 milioni di dollari per paziente, in attesa dell’ok in Europa e Giappone.
Ma l’implementazione a livello globale di Kymriah in 20 paesi, oltre al fatto che Novartis sta cercando di espandere le indicazioni della terapia, rendono prioritaria la produzione commerciale di questo trattamento anche in Cina e Giappone.
La complessità di produzione di questa terapia, a misura per il singolo paziente, richiede necessariamente “di portare la produzione a livello locale, per rendere Kymriah disponibile il più rapidamente possibile”, precisa l’azienda svizzera in una nota.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)