Life Science Excellence Awards. La sfida dell’innovazione va oltre il prodotto e riguarda il sistema

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Accelerare l’accesso al mercato, riconoscere il valore aggiunto di un farmaco o a un dispositivo medico, considerando l’innovazione oltre il prezzo, guardando ai vantaggi a tutto tondo per il paziente, il sistema e il Paese. Questa una delle principali sfide delle aziende del Life Science. Da realizzare creando partnership che consentano al privato di non essere più visto come un fornitore di prodotti, ma con un ideatore di soluzioni. Al secondo Excellence Show di Sics ne abbiamo parlato con Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato di Roche Italia; Michele Perrino, Vice President, Enterprise Accounts & Services, Western Europe di Medtronic; Maddalena Costanzo, Head of Value & Access Oncology di AstraZeneca. A margine del secondo Talk del Festival dell’Innovazione dei Life Science Excellence Awards 2022 anche le premiazioni per le categorie Best Market Access & Public Affair Program of the Year e i Best Event of the Year

di Lucia Conti

La crisi economica da un lato e la necessità di sostenibilità del Servizio sanitario nazionale dall’altro mettono a dura prova le capacità delle Aziende Pharma e Device di introdurre sul mercato prodotti e terapie innovative. Oggi il mantra sembra essere quello della proposizione del “valore” come principio guida di ogni proposizione sul mercato. Un elemento che, tuttavia, non è facile declinare e, soprattutto condividere con un senso comune tra tutti gli attori coinvolti: aziende, istituzioni, professionisti e, naturalmente, cittadini. Eppure qualcosa si sta muovendo. Ne sono convinti Maurizio de Cicco, Amministratore Delegato di Roche Italia; Michele Perrino, Vice President, Enterprise Accounts & Services, Western Europe di Medtronic; Maddalena Costanzo, Head of Value & Access Oncology di AstraZeneca che, partecipando al secondo Excellence Show promosso Sics Editore nell’ambito dei Life Science Excellence Awards, hanno raccontato la propria esperienza di aziende che hanno smesso di essere semplici fornitori di farmaci e device, ma hanno iniziato a guardare il paziente nella sua interezza, a costruire soluzioni per il sistema e partnership con le istituzioni e gli stakeholder che hanno consentito, finalmente, di riconoscere il valore aggiunto dell’innovazione. Un po’ come avvenuto con i vaccini e i test per il Covid.

“Doing now what patients need next è lo statement di Roche. Leghiamo il concetto di innovazione all’importanza di rispondere ai bisogni insoddisfatti del paziente”, ha spiegato Maurizio de Cicco aprendo il dibattito. Per l’Amministratore Delegato di Roche Italia, la sostenibilità del sistema, in questo ambito, non è un limite, ma “una leva, perché non c’è innovazione se questa non arriva al letto del paziente e, dunque, non c’è innovazione se non c’è sostenibilità”.

Questa, per de Cicco, è la vera sfida delle aziende: “Trovare soluzioni per l’accesso ai farmaci che consentano ai decisori di non guardare al solo aspetto economico per il riconoscimento del prezzo, ma al contributo che un farmaco può dare alla società. Il valore per la società è qualcosa di molto tangibile per il sistema, per i pazienti e per le persone che se ne prendono cura: è, ad esempio, minori costi legati all’invalidità; è la possibilità di tornare prima al lavoro; è tempo passato in migliori condizioni di salute, ma anche tempo “risparmiato” da un caregiver che si fa carico della cura di un familiare. Non è un caso se oggi tutte le aziende si sono dotate della funzione di health technology assessment che lavora alla proposizione di valore di una soluzione terapeutica.

Parole condivise da Maddalena Costanzo, secondo la quale, tuttavia, “molta strada resta da fare per la giusta definizione del prezzo” da parte dell’Agenzia regolatrice. A questo scopo, per Costanzo, serve “un cambio di prospettiva: dal concetto di spesa, che ha spesso cercato di associare l’innovazione al mancato aggravio di spesa, al concetto di investimento del valore aggiunto di una terapia rispetto alle sue alternative. Valore aggiunto che si traduce non solo in esiti di salute ma anche il vantaggio a livello organizzativo o in soluzioni più in linea con le preferenze del paziente, oggi molto poco ascoltate”. “In pratica – ha sottolineato la Head of Value & Access Oncology di AstraZeneca – una prospettiva di sistema che accompagna non solo al farmaco ma a tutto il percorso che porta il farmaco fino al paziente”.

Michele Perrino ha ulteriormente chiarito il concetto parlando di partnership tra aziende e sistema, sempre in una logica di “value based healthcare”. In questa visione, “valore significa passare dall’idea di azienda come fornitore a quella di partner con cui affrontare le grandi sfide. Medtronic – ha detto Perrino – in questi anni è stata brava a concretizzare questo progetto. A partire dal 2015 abbiamo rivisto la nostra organizzazione e proceduto all’acquisizione di competenze per realizzare non solo dispositivi medici ma soluzioni. Soluzioni sia ospedaliere che di altra natura. Oggi – ha riferito il Vice President, Enterprise Accounts & Services, Western Europe di Medtronic – abbiamo un nutrito numero di clienti con cui abbiamo un rapporto profondo, diverso da quello esclusivo di fornitura, e abbiamo avviato oltre 50 progetti in Italia che ci vedono collaborare con regioni, ospedali e istituzioni per erogare salute secondo un modello non incentrato sul prodotto ma come wellness journey. Siamo riusciti a tradurre il valore in qualcosa di davvero concreto”, ha concluso Perrino.

Secondo Maurizio de Cicco il periodo storico rappresenta un’opportunità in questa direzione. “Il Covid è stato un motore di accelerazione per molte cose, anche per la consapevolezza che le istituzioni hanno acquisito sul contributo che il settore farmaceutico e diagnostico può fornire alla società. Tutti hanno compreso che ci si può limitare a vendere farmaci e test ma bisogna lavorare insieme”. Per l’Amministratore Delegato di Roche Italia “sarebbe importante continuare su questa strada. Sostenere la convinzione che accanto all’innovazione vanno costruiti servizi. Il percorso intrapreso è quello giusto, perché la partnership tra pubblico e privato non può che esplicitarsi attraverso la comprensione dei bisogni del sistema e dei pazienti e la ricerca di soluzioni condivise e che rispondano anche al criterio di sostenibilità”.

Sulla stessa onda Michele Perrino, che ha riferito come “il mercato italiano sia per Medtronic e i dispositivi medici uno dei più grandi”. Un mercato che “mostra una enorme ricettività e propensione a sperimentare e a proporsi sfide. Una propulsione che non vediamo in altri Paesi forse anche perché – ha detto il Vice President, Enterprise Accounts & Services, Western Europe di Medtronic – il principio costituzionale di cui tutti siamo orgogliosi, che è quello del diritto alla salute in un sistema universalistico, richiede uno sforzo che in altri paesi non serve”.

Molti stakeholder, ha proseguito Perrino, “hanno voglia di accettare queste sfide. In questo senso riscontriamo cambiamenti positivi e un grande fermento tra i clienti, gli ospedali, le Università e gli istituti di ricerca. Cerchiamo, quindi di non complicarci la via con burocrazia e tassazione”. Il richiamo del Vice President, Enterprise Accounts & Services, Western Europe di Medtronic era riferito, in particolare, al payback sui dispositivi medici che negli ultimi mesi ha allarmato le aziende: “Se non sarà risolta questa criticità, sarà uno dei principali motivi – anche se non l’unico – che porterà all’implosione del settore. Un settore che, invece, è strategico per i pazienti, per la crescita, per l’occupazione, per il Paese”.

Per vincere la sfida, per gli ospiti dell’Excellence Show di Sics, sarà sempre più necessario affiancare alle hard skills le soft skills. “Il market access – ha quindi spiegato Maddalena Costanzo – è tra le più giovani funzioni delle aziende”. Una funzione che, ha evidenziato, “gode di una relazione a 360 460° con l’ecosistema salute: parla con le istituzioni, con l’Aifa, con le Società scientifiche, le associazioni dei pazienti e anche i media”. Questa peculiarità, per Costanzo, permette al market access di essere “il perno della declinazione del valore e quindi dell’innovazione”.

Il wellness journey, ha concordato Michele Perrino, “ha bisogno di tante competenze, necessarie per creare l’interazione e la partnership che va oltre il prodotto”.

“Abbiamo un nuovo Ministro, e avremo una nuova AIFA. Questo, ha concluso Maurizio de Cicco, è il momento giusto per proporci come partner del Sistema ed esserne attori insieme alle Istituzioni e non spettatori.

Di seguito i vincitori nelle due categorie premiate e il nome di chi ha ritirato il riconoscimento anche a nome del Team di progetto.

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