Gilead Sciences ha acquisito la biotech statunitense XinThera, con sede a San Diego
I candidati farmaci di XinThera, che potrebbero entrare in fase di sperimentazione clinica nel corso dell’anno, sono inibitori PARP1, target di alcuni tipi di cancro dell’ovaio, della mammella e della prostata. La biotech californiana dispone anche di una pipeline di inibitori MK2, in fase di sviluppo per la terapia dell’artrite reumatoide, della spondilite anchilosante e dell’artrite psoriasica
I termini finanziari dell’accordo non sono stati rivelati, anche se Gilead ha dichiarato che l’acquisizione ridurrà quest’anno i suoi utili per azione GAAP e non-GAAP per una cifra compresa tra 0,12 e 0,15 dollari.
“Il team di XinThera ha sviluppato asset di ricerca con il potenziale di indirizzare la via di riparazione del danno al DNA nel trattamento del cancro e di dirigere la risposta immunitaria dell’organismo nelle malattie infiammatorie. Entrambi questi fattori possono migliorare i risultati per le persone affette da queste patologie”, sottolinea Flavius Martin, responsabile della ricerca di Gilead.
Secondo Gilead, questi candidati inibitori di PARP 1 potrebbero evitare alcune delle tossicità ematiche causate dagli inibitori PARP di prima generazione ed essere quindi più facilmente somministrabili in combinazione con farmaci come Trodelvy (sacituzumab govitecan).
Per XinThera, l’accordo con Gilead arriva circa due anni dopo la sua fondazione. L’azienda ha raccolto 80 milioni di dollari in finanziamenti privati da investitori come OrbiMed Advisors, Foresite Capital e TTM Capital.