Rilanciare in Italia la produzione di principi attivi ed eccipienti per i farmaci, oggi in larga parte delocalizzata in Asia. È la proposta rilanciata dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, intervenuto sabato 5 luglio al Forum in Masseria di Manduria, in occasione del dibattito “Le nuove frontiere della salute: innovazione, prevenzione e sostenibilità”.
Secondo Gemmato è questa una priorità strategica da portare all’attenzione della prossima Legge di Bilancio: “L’Italia è leader in Europa per produzione farmaceutica, con 56 miliardi di euro, superando stabilmente la Germania. Ma oggi l’80% dei principi attivi viene prodotto in India e Cina. Se si interrompessero i rapporti con questi Paesi, rischieremmo di restare senza farmaci nel giro di poche settimane”.
Il sottosegretario ha quindi sottolineato l’urgenza di investire nel reshoring industriale: “Dobbiamo recuperare la tradizione chimico-farmaceutica di base per garantire sicurezza sanitaria e indipendenza strategica. In questo settore partiamo in vantaggio e stiamo difendendo un asset che ci viene riconosciuto a livello globale”.
Nel suo intervento Gemmato ha inoltre ricordato il valore industriale della farmaceutica per il made in Italy e ha rivendicato l’impegno del Governo nel sostenere un comparto che “durante il Covid ha dimostrato quanto sia strategico mantenerlo sul territorio nazionale”.