Farmaci. Da Ema nuove misure precauzionali su valproato nei pazienti maschi e revisione su rischio tumori secondari con terapie Car-T

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Il comitato per la sicurezza dell’EMA (PRAC), al termine di una procedura di revisione, raccomanda misure precauzionali per il trattamento dei pazienti di sesso maschile con medicinali a base di valproato. Queste misure sono mirate a prevenire un potenziale aumento del rischio di disturbi dello sviluppo neurologico nei bambini nati da uomini trattati con valproato durante i 3 mesi precedenti il concepimento, e vanno dalla raccomandazione che il trattamento venga avviato e supervisionato da uno specialista esperto nella gestione della malattia, alla necessità di prendere in considerazione una contraccezione efficace per il paziente e la sua partner durante il trattamento e per 3 mesi dopo l’interruzione del trattamento.

I medicinali a base di valproato sono usati per trattare l’epilessia e il disturbo bipolare. In alcuni Stati membri dell’UE sono autorizzati anche per prevenire l’emicrania. Per giungere alla sua conclusione e alle raccomandazioni, il PRAC ha esaminato i dati di uno studio osservazionale retrospettivo condotto da aziende che commercializzano il valproato, come obbligo a seguito di una precedente revisione dell’uso del valproato durante la gravidanza. Il comitato ha inoltre considerato dati provenienti da altre fonti, compresi studi non clinici (di laboratorio) e letteratura scientifica, e ha consultato pazienti ed esperti clinici. Le ultime raccomandazioni del PRAC si aggiungono infatti alle restrizioni e ad altre misure già in atto per evitare l’esposizione al valproato in gravidanza, poiché i bambini esposti sono ad alto rischio di malformazioni e problemi di sviluppo. Queste misure sono state approvate a seguito di un deferimento del valproato e delle sostanze correlate nel 2018.

Il PRAC si è inoltre confrontato su una comunicazione diretta agli operatori sanitari (DHPC) per i medicinali a base di valproato. Il DHPC informerà gli operatori sanitari sul potenziale rischio di disturbi dello sviluppo neurologico nei figli di padri trattati con valproato nei tre mesi precedenti il concepimento. Si raccomanda che il trattamento con valproato nei pazienti di sesso maschile venga iniziato e supervisionato da uno specialista nella gestione dell’epilessia, del disturbo bipolare o dell’emicrania. Il trattamento con valproato nei pazienti di sesso maschile deve essere rivisto regolarmente per valutare se rimane il trattamento più adatto, in particolare quando il paziente sta pianificando di concepire un bambino. Una volta adottato, il DHPC sarà diffuso agli operatori sanitari dal titolare dell’autorizzazione all’immissione in commercio, secondo un piano di comunicazione concordato, e pubblicato sulla pagina delle comunicazioni dirette degli operatori sanitari e nei registri nazionali negli Stati membri dell’UE.

Il PRAC ha inoltre avviato una procedura di segnalazione per rivedere i dati sui tumori maligni secondari correlati alle cellule T (tumori che iniziano in un tipo di globuli bianchi chiamati cellule T), inclusi il linfoma e la leucemia a cellule T, per i sei medicinali CAR-T approvati (CAR) medicinali. I prodotti di terapia genica basati sulle cellule CAR-T appartengono a un tipo di immunoterapie antitumorali personalizzate in cui i globuli bianchi (cellule T) dei pazienti vengono riprogrammati e reiniettati per attaccare il cancro. Sei prodotti CAR T-cell sono appunto approvati a oggi nell’Unione Europea (UE): Abecma, Breyanzi, Carvykti, Kymriah, Tecartus e Yescarta. Questi medicinali sono usati per trattare i tumori del sangue come la leucemia a cellule B, il linfoma a cellule B, il linfoma follicolare, il mieloma multiplo e il linfoma mantellare in pazienti il cui cancro è ricomparso (recidivo) o ha smesso di rispondere al trattamento precedente (refrattario). Una neoplasia secondaria si verifica quando un paziente che ha un cancro (attuale o precedente) sviluppa un secondo cancro diverso dal primo.

Per tutti e sei i prodotti CAR T-cell, i tumori secondari erano considerati un importante rischio potenziale al momento della loro autorizzazione e inclusi nei piani di gestione del rischio (RMP). È già in atto un attento monitoraggio e i titolari dell’autorizzazione all’immissione in commercio dei medicinali approvati sono tenuti a presentare regolarmente i risultati provvisori degli studi di sicurezza ed efficacia a lungo termine imposti e come parte dei rapporti periodici di aggiornamento sulla sicurezza (PSUR). Il PRAC sta ora esaminando tutte le prove disponibili, comprese le informazioni su 23 casi di vari tipi di linfoma o leucemia a cellule T in EudraVigilance, il database dell’UE sulle reazioni avverse ai medicinali, e deciderà sulla necessità di eventuali azioni normative.

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