Ematologia: gli agenti CD19 CAR-T daranno impulso al mercato

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Secondo una ricerca condotta da GlobalData, entro il 2031 gli agenti CD19 CAR-T tratteranno, ogni anno, oltre 13.000 pazienti affetti da tumori del sangue, trainando le vendite di farmaci come Breyanzi (BMS) e di Yescarta (Gilead).

L’uso di agenti per il trattamento dei tumori del sangue con recettori chimerici dell’antigene CD19 (CAR-T) è infatti destinato ad aumentare significativamente nel decennio che si concluderà nel 2031.

“Prevediamo che il panorama clinico e commerciale degli agenti CD19 CAR-T cambierà radicalmente nel prossimo decennio, soprattutto grazie all’estensione del loro impiego in linee terapeutiche diverse, nonché a una maggiore adozione clinica sostenuta da un’aumentata familiarità dei medici con questi farmaci e dalla disponibilità di dati clinici più solidi”, osserva Sam Warburton, analista del settore oncologico di GlobalData.

Yescarta ha come obiettivo per il 2030 l’espansione come cura di prima linea per il linfoma diffuso a grandi cellule B (DLBCL) e di seconda linea per il linfoma follicolare. È destinato a mantenere la sua posizione di leader di mercato come agente CD19 CAR-T più redditizio nel Linfoma non Hodgkin, con vendite annuali che raggiungeranno 1,7 miliardi di dollari nel 2031. Saranno circa 5.000 i pazienti trattati negli otto principali mercati farmaceutici (Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Giappone e Cina).

Secondo le previsioni di GlobalData, anche Breyanzi dovrebbe conquistare una quota significativa del mercato dei CD19 CAR-T. Le vendite dovrebbero raggiungere la vetta di 1,3 miliardi di dollari nel 2031. Breyanzi registrerà un tasso di crescita annuale composto (CAGR) più elevato, pari al 30%, rispetto a quello di Yescarta, previsto al 9%.

Le vendite di Breyanzi saranno inoltre integrate dalla prevista approvazione contro la leucemia linfocitica cronica (LLC) nel 2027, che lo renderà il primo e unico agente CD19 CAR-T in commercio a entrare in questo mercato.

Breyanzi è approvato per il linfoma a grandi cellule B (DLBCL) e se ne prevede un’espansione delle indicazioni per il linfoma della zona marginale (MZL) e il linfoma a cellule mantellari (MCL), rispettivamente nel 2026 e nel 2028.

 

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