Eli Lilly, per l’obesità arriva un farmaco “a tre vie”

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Eli Lilly torna a farsi sentire nel campo dell’obesità con gli ottimi risultati relativi a retatrutide, farmaco sperimentale che agisce su tre recettori chiave: GLP-1, GIP e glucagone.

Nello studio Triumph-4, presentato di recente, il candidato della pharma USA ha registrato significative perdite di peso in pazienti con BMI medio superiore a 35: alla dose più alta dello studio (12 mg), la perdita media di peso è stata del 28,7%, pari a circa 32 kg, con oltre due terzi dei pazienti che hanno riportato una riduzione del 70% del dolore da artrite al ginocchio. Più di un paziente su otto ha dichiarato di non avere più dolori all’articolazione.

Gli effetti collaterali – già noti per i farmaci GLP-1 – hanno incluso nausea (43%), diarrea (circa 33%), costipazione (25%) e vomito (21%). Una percentuale simile ha sviluppato disestesia, un’alterazione della sensibilità tattile che richiederà ulteriori approfondimenti. Complessivamente, circa il 18% dei pazienti alla dose più alta ha interrotto lo studio a causa di eventi avversi.

Eli Lilly, prima azienda farmaceutica a superare la valutazione di mercato di un trilione di dollari, punta a rafforzare ulteriormente la propria posizione nel campo dell’obesità con sette nuovi studi di fase III e il lancio di orforglipron, previsto potenzialmente nel 2026.

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