Eli Lilly ha una strategia a lungo termine per il lancio del suo potenziale blockbuster tirzepatide; oltre a prevedere di raggiungere i tanti medici che potrebbero essere coinvolti nelle prescrizioni della terapia, la pharma USA si sta concentrando su programmi che diano la possibilità ai pazienti di accedere al trattamento senza pagare troppo.
Lo ha spiegato in un incontro con gli analisti finanziari Mike Mason, chief of Lilly diabetes.
Eli Lilly punta forte sul nuovo farmaco, nonostante vada a confrontarsi direttamente con Ozempic, il farmaco rivale di Novo Nordisk, che porta nelle casse della farmaceutica danese circa 3,4 miliardi di dollari l’anno.
Tirzepatide potrebbe arrivare a quasi cinque miliardi di dollari di vendite al picco, non sono nel campo del diabete, ma anche in quello dell’obesità, grazie anche ai dati positivi che stanno arrivando dagli studi.
Il “duello” fra i due farmaci ci sarà e promette scintille, ma Eli Lilly non ha intenzione di concentrare il massimo degli sforzi nei primi sei mesi dal lancio, proprio per riservarsi un tempo congruo all’implementazione di programmi che favoriscano una buona patient experience.
Tirzepatide è un agonista ‘duale’ GIP e GLP-1 e aiuta i pazienti con diabete di tipo 2 a mantenere bassi i livelli di glucosio nel sangue e a contenere il peso corporeo. La richiesta di revisione alla FDA americana è stata avanzata alla fine del 2021. L’approvazione è attesa per la metà di quest’anno.