Con 1.396 imprese e oltre 58.000 addetti, la Lombardia si conferma l’hub italiano di innovazione nel settore dei Dispositivi Medici e si posiziona tra i poli di eccellenza anche in Europa.
La regione si distingue anche per l’attività di ricerca e innovazione: quasi il 10% degli addetti è impiegato in quest’area, con investimenti che raggiungono i 401 milioni di euro – il 40% del totale nazionale – e 858 imprese che fatturano 4 miliardi di euro, pari al 55% del dato italiano. Infine, quasi un terzo delle imprese italiane del settore ha sede in Lombardia, generando oltre la metà della produzione nazionale.
Un bilancio più che soddisfacente, presentato martedì 23 settembre a Milano in occasione dell’evento “Dispositivi medici: innovazione e imprese per la Sanità del futuro”, organizzato da Confindustria Dispositivi Medici in collaborazione con Assolombarda e Confindustria Lombardia, per i 40 anni di Confindustria DM.
“La forza della Lombardia – afferma il Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Fabio Faltoni – sta nella capacità di fare rete: università, ospedali, imprese e centri di ricerca hanno trasformato la regione in un laboratorio permanente di innovazione. In questo ecosistema, il legame tra ricerca e industria è la chiave per attrarre investimenti e generare crescita”.
“La Lombardia – continua Faltoni – è anche protagonista della sanità digitale, con telemedicina, intelligenza artificiale ed e-health che stanno già cambiando il volto dell’assistenza. Restano sfide cruciali da affrontare: sostenere la crescita delle startup, facilitare l’accesso al mercato e rendere più snelle le regole di procurement, promuovendo al tempo stesso nuove competenze digitali e un modello di sviluppo sostenibile. È su questi fronti che si gioca il futuro della sanità e della competitività del settore”.
“La filiera delle Life Science conferma il ruolo centrale del nostro territorio per il Paese: a livello lombardo vale 56,6 miliardi di euro, pari al 12,6% del PIL regionale – aggiunge Alvise Biffi, Presidente di Assolombarda – La Lombardia, inoltre, figura come leader nazionale per numero di aziende medtech attive sul territorio. Si tratta di risultati resi possibili grazie a un ecosistema forte e integrato in cui il comparto dei dispositivi medici si distingue per l’altissimo contenuto innovativo, decisivo non solo per rendere più efficiente il sistema sanitario, ma anche per migliorare qualità e durata della vita. La Lombardia, con la spinta decisiva dei territori di Assolombarda, ha quindi tutte le carte in regola per essere un hub di riferimento internazionale nelle Scienze della Vita”.
“Centralità della componente manifatturiera, propensione costante all’innovazione e collaborazione pubblico-privato sono i pilastri del comparto lombardo dei dispositivi medici – conclude Giuseppe Pasini, Presidente Confindustria Lombardia – al cui sviluppo contribuiscono tutti i nostri territori. La Lombardia, con le sue tante specializzazioni e competenze di altissimo livello, compone un ecosistema che è un vero punto di riferimento nazionale ed europeo dei dispositivi medici. All’interno di questo ecosistema le imprese manifatturiere svolgono un ruolo cruciale, dalla produzione all’innovazione, dalla conformità normativa alla fornitura, contribuendo in modo significativo alla salute e al benessere delle persone”.