Brexit: anche Roche preoccupata per i rischi

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(Reuters Health) – L’incertezza sul futuro della regolamentazione dei farmaci dopo la Brexit e la riluttanza del servizio sanitario britannico a usare farmaci innovativi e più costosi costituiscono una minaccia per le life sciences nel Regno Unito. A pensarla così è Roche, che ha espresso le sue preoccupazioni in una nota rilasciata ieri. Severin Schwan, CEO dell’azienda di Basilea teme che, in un contesto regolatorio europeo più lento di quello americano, all’indomani della Brexit il Regno Unito possa restare ancora più indietro, mettendo a rischio gli investimenti fatti. “Anche se apprezziamo le capacità scientifiche del Regno Unito, non è possibile che sia disconnesso dall’accesso a farmaci innovativi”, ha detto Schwan, che ipotizza per il Regno Unito la creazione di un ente indipendente per la regolamentazione dei farmaci, che potrebbe anche essere più veloce di EMA nell’approvazione dei medicinali, a fronte, però, di investimenti pubblici. Roche ha 2.100 dipendenti in Gran Bretagna, dove è presente dal 1908. E i lavoratori dell’azienda svizzera non si occupano solo del ramo commerciale, ma in buona parte anche dello sviluppo dei farmaci.

Fonte: Reuters Health News

(Versione italiana per Daily Health Industry)

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